Vi invito a leggere il discorso che il Senatore Nico D’Ascola ha tenuto in Aula, mercoledì 29 luglio, in difesa del Senatore Antonio Azzollini in merito alla domanda di autorizzazione degli arresti domiciliari emessa nei confronti del Sen. Azzollini.
Ho studiato le carte, molte ore di lavoro, e ho votato secondo il mio convincimento. Bene il gruppo PD che ci ha dato la libertà di votare secondo la nostra opinione in merito agli arresti del Senatore. E’ una questione di metodo e merito. Azzollini dovrà affrontare il processo. Non si faccia confusione e non si confondano le carte. Dopo il voto al Senato lo farà non dagli arresti domiciliari, come richiesto dalla Procura, ma da uomo libero. Di questo si tratta. Chi grida e urla dovrebbe prima conoscere i termini della vicenda. Ognuno di noi si è preso la responsabilità (dovuta) di studiare, pensare e decidere sulla libertà di un uomo. Chi rimpiange gli ordini dall’alto forse non ha chiari i percorsi democratici e soprattutto non si è accorto che non c’è più il PCUS.