Ho sottoscritto l’interrogazione a prima firma della Senatrice Maria Grazia Gatti, indirizzata al Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, e al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, in merito alla delicata questione relativa alla chiusura dello stabilimento della Smith Bits di Volterra (Pisa).
Smith Bits fa parte dal 2010 del gruppo Schlumberger LTD, leader internazionale nella fornitura di servizi per il settore oil&gas, con forti investimenti in attività di ricerca ingegneristica e sviluppo di soluzioni tecnologiche. La società italiana è presente in Toscana con sede operativa a Saline di Volterra, dove realizza prodotti avanzati per l’industria estrattiva (petrolio, gas, vapore, acqua e minerali).
I vertici dell’azienda hanno tuttavia comunicato la loro intenzione di procedere con la messa in mobilità dei dipendenti per la cessazione dell’attività dello stabilimento. In proposito il Presidente della Toscana, Enrico Rossi, ha scritto al chairman & CEO di Schlumberger Group, Paal Kibsgaard, chiedendo di riconsiderare la scelta di chiudere il sito produttivo del gruppo Smith Bits e di consentire l’utilizzo dei 7 mesi residui di ammortizzatori sociali per poter organizzare una cessione dell’attività ad uno o più soggetti industriali interessati ad acquisirla.
A ciò si aggiunga il fatto che il 27 maggio scorso si è tenuto presso il Ministero dello Sviluppo Economico un incontro tra le rappresentanze sindacali e l’amministratore delegato della Smith Bits, in cui l’azienda ha espresso la volontà di prendere tempo al fine di elaborare e presentare un piano industriale, comprensivo di ammortizzatori sociali per il mantenimento del sito produttivo, e una rimodulazione dell’organico.
Con la presente interrogazione si chiede quindi di sapere:
– se i Ministri dello Sviluppo Economico e del Lavoro e delle Politiche Sociali siano a conoscenza dei fatti;
– se e in che modo intendano intervenire per favorire una soluzione positiva della vertenza in atto, per evitare la situazione drammatica e insostenibile per un territorio come quello di Saline di Volterra che si potrebbe determinare con la chiusura di una fra le più grandi e qualificate imprese industriali di quel territorio, che impiega una manodopera specializzata e di alta competenza.
Qui il testo dell’interrogazione
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