Con 388 voti favorevoli, nessun contrario e uno astenuto, l’Assemblea della Camera ha approvato la proposta di legge che riscrive radicalmente l’azione collettiva, la cosiddetta class action.
Il testo potenzia lo strumento dell’azione di classe, attualmente disciplinato nel Codice del consumo, ampliandone lo spettro di applicazione con l’inserimento nel Codice di procedura civile. Con tale inserimento il disegno di legge consente l’accesso all’azione a tutti coloro che, pur non essendo consumatori, avanzino pretese risarcitorie, anche modeste, causate da illeciti plurioffensivi.
Si amplia quindi il campo di applicazione tanto dal punto di vista soggettivo, ossia dei soggetti che possono utilizzare questa azione (attualmente circoscritto alla tutela dei diritti dei consumatori e utenti), quanto dal punto di vista oggettivo, ovvero sia delle situazioni giuridiche che possono essere fatte valere in giudizio sia del tipo di tutela che si può ottenere.
Il disegno di legge rivede in profondità l’ambito di applicazione dell’istituto, modifica la struttura del giudizio, le modalità per l’adesione e introduce un pacchetto di incentivi all’azione collettiva.
Vengono introdotti, infine, incentivi economici all’utilizzo dell’azione, in particolare sostenendo l’attività di coloro che propongono l’azione di classe.
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