Legge di stabilità: le disposizioni su istruzione, università e ricerca

Legge di stabilità: le disposizioni su istruzione, università e ricerca

Con 162 si, 37 no e nessun astenuto, il Senato ha approvato nelle prime ore del mattino di sabato 20 dicembre, il maxiemendamento alla Legge di stabilità 2015.

Una manovra espansiva da 36 miliardi di euro, una manovra di dimensioni mai sperimentate negli ultimi anni, i cui interventi saranno fondamentali per portare il Paese fuori dalla situazione di crisi in cui si trova.

Molti gli interventi a favore dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca, a sottolineare quanto queste tematiche siano considerate fondamentali per la ripresa, non solamente economica, del nostro Paese.

Tra le disposizioni più importanti inserite nel passaggio parlamentare possiamo trovare:

1- (Comma 4)
L’istituzione di un Fondo denominato “Fondo la Buona Scuola” dotato di un miliardo di euro per il 2015 e di tre miliardi dal 2016, con il fine di dotare il Paese di un nuovo e più efficiente sistema di istruzione scolastica.

2- (Comma 35)
un credito d’imposta quinquennale a favore delle aziende che investono in Ricerca.Il bonus si applica al 25% delle spese incrementali sostenute rispetto alla media dei medesimi investimenti realizzati nei tre periodi di imposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre 2015. La percentuale sale al 50% per gli investimenti effettuati con università, centri di ricerca e startup e per il personale altamente qualificato.

3- l’estensione dei crediti d’imposta presenti nell’ art bonus  anche per le attività delle fondazioni lirico sinfoniche e per i teatri di tradizione.

4-(Comma 6)
lo stanziamento di 5 milioni di euro destinati al sostegno delle imprese aventi nel programma lo sviluppo di attività innovative, tenute a valorizzare le collaborazioni con istituti di ricerca pubblici, università e istituzioni scolastiche autonome.

5- (Comma 134)
l’individuazione di 10 milioni di euro per l’Istituto nazionale di valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione (INVALSI).

6- (Comma 142)
il finanziamento con 30 milioni l’anno fino al 2017, dei programmi spaziali strategici nazionali.

7- (Comma 152)
l’autorizzazione alla spesa di 5 milioni per la messa in sicurezza e ristrutturazione degli edifici scolastici, delle scuole materne, elementari e medie dei comuni della Sardegna interessati dalle alluvioni del novembre 2013.

8- (Comma 172)
l’incremento del Fondo per il finanziamento ordinario delle università di 150 milioni, al fine di incrementare la quota premiale di cui all’art. 2 dl 180/08. Una quota pari ad almeno il 50% del Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica deve essere destinata al finanziamento di progetti di ricerca di interesse nazionale (PRIN) presenti nelle università.

9- (Comma 175)
l’autorizzazione di spesa di 60 milioni l’anno fino al 2016, e di 170 milioni fino al 2020, per la partecipazione italiana ai programmi dell’Agenzia spaziale europea per i programmi spaziali nazionali di rilevanza strategica.

10- (Comma 334)
lo stanziamento di 10 milioni di euro per le attività di digitalizzazione dei procedimenti amministrativi delle segreterie scolastiche con il fine di aumentare l’efficacia e l’efficienza delle interazioni con le famiglie, gli alunni e il personale docente.

11- (Comma 345)
al fine di favorire il reclutamento di Ricercatori,le università che rispettino determinati parametri di spesa, sono autorizzate a procedere all’assunzione di ricercatori di cui all’art. 24 comma 3 lettera a) e b) della legge 240/10.

12- (Comma 348)
l’individuazione di nuovi criteri per la definizione della composizione delle commissioni d’esame delle scuole secondarie di secondo grado.

13- (Comma 446)
lo scorporo dal patto di stabilità interno, nel limite di 50 milioni l’anno fino al 2016, delle spese sostenute dalle province e dalle città metropolitane per interventi di edilizia scolastica.

 

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