Numerosi sono stati gli emendamenti presentati alla Legge di stabilità 2015 aventi ad oggetto il mondo dell’Università e della Ricerca, a dimostrazione di quanto questi temi siano centrali per il rilancio del nostro Paese.
Insieme ad altri senatori del PD ho presentato alcuni emendamenti in materia:
- Nel primo si prevede l’esenzione dell’Irap dei costi sostenuti per i ricercatori dell’università e degli enti di ricerca, al fine di evitare un inutile aggravio sulla disponibilità dei fondi destinati alla ricerca.
- Il secondo riguarda la possibilità di procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato per gli enti di ricerca la cui spesa per il personale non superi l’80% delle proprie entrate complessive.
- Il terzo consentirebbe, non comportando oneri aggiuntivi, di utilizzare immediatamente circa 100 milioni di euro in competenza 2014 che altrimenti resterebbero bloccati per almeno 9/10 mesi, razionalizzando la disciplina del riparto del fondo di finanziamento ordinario degli Enti di ricerca vigilati dal MIUR.
- Il quarto mira ad istituire un fondo di 50 milioni l’anno per il triennio 2015-2017 in base al quale viene istituito, presso il MIUR un Fondo per la realizzazione di un piano straordinario di assunzione di ricercatori nel triennio 2015-2017.
E’ essenziale favorire la Ricerca e Sviluppo destinando maggiori risorse, anche tenuto conto che in Italia la spesa nel settore è particolarmente bassa: solo lo 1.25% in rapporto al PIL rispetto all’1.9% della UE e al 2.8% degli Statu Uniti (Dati OCSE).