Primo soccorso, accoglienza e integrazione

Primo soccorso, accoglienza e integrazione

Intesa Stato – Regioni – Enti locali per superare l’emergenza

Lo scorso 10 luglio è stata sancita un’intesa tra Governo ed Enti locali per il passaggio alla gestione ordinaria dei flussi migratori cosiddetti “non programmati” perché riguardano richiedenti asilo, titolari di protezione internazionale e minori stranieri non accompagnati. Il Piano è suddiviso in tre momenti, quello del primo soccorso (in capo al Ministero dell’Interno), quello della prima accoglienza che spetta alla Regioni e quello dell’accoglienza e integrazione. Le Regioni dovranno preoccuparsi di individuare nuovi luoghi idonei, come, per esempio, potranno essere le caserme dismesse; i Comuni, invece, in collaborazione con il Terzo settore, dovranno proseguire i percorsi di accoglienza ed integrazione già attivati con successo. Per la prima volta anche i minori non accompagnati saranno stanziate risorse dello Stato ed entreranno nel Sistema Sprar (Sistema per i richiedenti asilo e rifugiati), già messo in campo per gli adulti e finalizzato afavorire l’integrazione dei cittadini stranieri accolti, grazie a percorsi di formazione linguistica e professionale. La collaborazione tra i diversi livelli di governo consentirà la costruzione di un percorso civile e condiviso di solidarietà.


Nella foto: Il Vescovo di Mazara del Vallo Mons. Mogavero ed il prefetto di Trapani Leopoldo Falco, con i migranti ospiti presso la Fondazione San Vito Onlus (© Campobellobews.com)