Il Consiglio europeo del 26 e 27 giugno si è concluso con l’adozione dell’agenda strategica per i prossimi cinque anni. E’ un documento concentrato sulla crescita. Adesso tocca all’Italia proseguire il cammino delle riforme strutturali.
A questo link si può leggere il documento finale dove si prende atto che “i segnali recenti di ripresa economica sono incoraggianti e dimostrano che gli sforzi comuni degli Stati membri e delle istituzioni dell’UE stanno dando frutti”.
Il Consiglio europeo sottolinea che “occorre proseguire un risanamento di bilancio differenziato e favorevole alla crescita. Occorre prestare particolare attenzione a riforme strutturali che potenzino la crescita e migliorino la sostenibilità di bilancio, anche attraverso un’adeguata valutazione delle misure di bilancio e delle riforme strutturali, sfruttando al meglio, nel contempo, la flessibilità insita nelle norme esistenti del patto di stabilità e crescita”.
I punti principali del documento:
libertà, sicurezza e giustizia
crescita, competitività e occupazione
clima ed energia
le istituzioni europee
la situazione in Ucraina
Nell’Allegato 1, l’Agenda strategica per l’Unione in una fase di cambiamento, la cui premessa è che “Il Consiglio europeo ha convenuto oggi cinque priorità generali che guideranno i lavori dell’Unione europea nei prossimi cinque anni: economie più forti con più posti di lavoro; società in grado di responsabilizzare e proteggere; un futuro energetico e climatico sicuro; uno spazio sicuro di libertà fondamentali; un’azione congiunta efficace nel mondo”.
Obiettivi pienamente condivisibili e sui quali convergerà l’Agenda Italia indicata dal Presidente del Consiglio con un elenco dettagliato di interventi ad ampio raggio dal “fisco a sbloccaItalia, dai diritti all’agricoltura, dalla PA al Welfare”.