Dichiarazione di voto per il PD per l’approvazione del bilancio del Senato

Dichiarazione di voto per il PD per l’approvazione del bilancio del Senato

Questo il mio intervento per la dichiarazione di voto del Pd in occasione dell’approvazione del bilancio del Senato.

Signor Presidente, Onorevoli Senatrici, Onorevoli Senatori, 

oggi siamo chiamati ad approvare il bilancio del Senato. Un atto di enorme rilievo nelle Istituzioni pubbliche, un atto che ha una valenza squisitamente politica, oltreché ovviamente tecnica.

E’ il primo bilancio della legislatura. Un bilancio che arriva a novembre, e questo certamente rappresenta un elemento di criticità, giustificato dal cambio di legislatura in parte, ma che andrà sanato nel prossimo esercizio, con un impegno che, quale membro del Consiglio di Presidenza, mi sento di prendere insieme alla Presidenza stessa, ai colleghi questori e agli altri colleghi del Consiglio stesso. Chiunque abbia fatto l’amministratore pubblico sa benissimo quanto sia difficile lavorare in dodicesimi e a questo proposito mi sento di ringraziare tutto il personale e i dirigenti che hanno dovuto impostare il loro lavoro senza la certezza delle disponibilità finanziarie a disposizione.

Mi scuseranno i colleghi se approfitto della loro pazienza per proporre qui una considerazione che mi sento di condividere e condividere proprio oggi,  in occasione della discussione sul bilancio. Arrivare in questo Palazzo per noi che ne varcavamo la soglia come parlamentari eletti per la prima volta è stata un’emozione irripetibile e a questa si è aggiunto, per alcuni di noi, l’alto onore di far parte del Consiglio di Presidenza della Camera Alta, del Senato della Repubblica, di questo luogo che abbiamo guardato con il rispetto e il distacco che erano dovuti. Un luogo in cui la storia della nostra Repubblica trova alte testimonianze, il luogo dove quotidianamente si scrive il destino politico e non solo della nostra nazione. Il luogo dove si confrontano e si scontrano persone con idee anche molto diverse, ma che hanno un obiettivo comune, che è quello di lavorare per il bene della comunità nazionale che a noi ha affidato il compito di fare le leggi, di costruire, attraverso gli atti normativi di cui siamo responsabili, il futuro del nostro paese. 

Questo Senato deve svolgere quindi un lavoro di enorme rilievo e per farlo nel miglior modo possibile ha bisogno di una struttura efficiente, di un management di qualità, di ambienti adeguati e di servizi che consentano ai senatori di poter svolgere le loro funzioni in modo efficace, senza dispendio di energie e di risorse. Il tutto con la consapevolezza del delicato momento politico, istituzionale ed economico che il nostro paese e le sue istituzioni stanno attraversando. Non dobbiamo qui nasconderci le difficoltà che affrontiamo ogni giorno nel rapporto con i cittadini che mai come in questi tempi vivono con distacco e insofferenza i luoghi istituzionali e coloro che sono i protagonisti della politica, siano essi parlamentari o amministratori pubblici di altro livello. In conseguenza di questo stato di oggettiva difficoltà nella relazione fra cittadini e istituzioni, non possiamo non concordare sulla necessità di rendere l’amministrazione pubblica ancora più efficace, funzionale e rigorosa nella gestione delle risorse, un luogo dove la trasparenza e la buona amministrazione siano caratteristiche riconosciute e condivise, un luogo in cui l’equilibrio delle risorse, la razionalizzazione dei processi, la valorizzazione e la formazione del personale, la revisione della spesa in modo non lineare, ma per obiettivi e definizione di priorità rappresentino il fulcro di una nuova cultura dell’amministrazione pubblica. 

Quanto maggiore sarà l’impegno per raggiungere questi obiettivi, tanto più crescerà la fiducia nelle istituzioni pubbliche. Il nostro bilancio cerca di rispondere a questa richiesta di rigore che arriva dalla comunità civile e anche noi possiamo in tal modo contribuire a far crescere la fiducia nel ruolo delle istituzioni e a restituire loro quella credibilità che purtroppo sembra essere andata persa a causa del proliferare di scandali e mal costume diffuso. Una sorta di caduta di dignità, un modo barbaro di gestire la cosa pubblica da parte di pubblici amministratori che non meritavano la fiducia che era stata in loro riposta e che con i loro comportamenti hanno prodotto una frattura che qualche volta ritengo perfino incolmabile, nonostante l’impegno dei tanti politici e amministratori onesti che quotidianamente fanno onore alle nostre istituzioni.

Ma torniamo in particolare al nostro bilancio. Un bilancio che si pone all’interno di quella strategia, condivisa fin dalle prime riunioni del Consiglio di Presidenza, volta a contenere le spese salvaguardando tuttavia l’eccellenza dell’Istituzione. Risparmio, spending review: questo è stato chiesto agli uffici e ci si è mossi nella direzione corretta di analizzare le varie funzioni e di valutare i processi in essere per migliorarli e, ove necessario, reimpostarli in un’ottica di maggiore efficienza. In questa prospettiva l’unificazione di alcuni servizi essenziali, quali i servizi informatici, la biblioteca e i servizi di documentazione che ben possono esser condivisi con i colleghi della Camera dei Deputati e, auspicabilmente, con i sistemi in essere presso la Presidenza del Consiglio e i Ministeri.  La condivisione, una categoria così poco praticata nella pubblica amministrazione. 

Condivisione significa maggiore efficienza, maggiore trasparenza, che siano dati, risorse, sedi, che si tratti di corsi di formazione, di acquisti, di strategie di management. Purtroppo nella nostra cultura amministrativa spesso condivisione è sinonimo di perdita di potere e  ciò addirittura avviene non solo tra amministrazioni diverse, ma all’interno delle stesse amministrazioni. Il nostro bilancio va nella direzione opposta, e sarà nostro compito verificare le strategie e le iniziative che le direzioni porranno in essere per raggiungere gli obiettivi di condivisione indicati nel nostro bilancio. In stretta connessione con questo obiettivo prioritario della condivisione e della conseguente razionalizzazione volte anche al recupero di risorse, si sta conducendo  un contenimento dei costi del personale che si è ridotto nell’ultimo decennio di circa 400 unità, da ca.1200 a ca. 800. Credo che sia necessario rendere definitivo questo numero, modificando la pianta organica che potrebbe così trovare la propria stabilità in questi numeri. 

Rispetto alle indennità del personale io sono tra coloro che ritengono che un ufficio di così alta responsabilità, come è l’attività che in queste stanze viene svolta, richieda un adeguato riconoscimento, quindi rifuggo dai luoghi comuni che spesso sono alimentati da cattiva stampa e anche da politici e colleghi che in tal modo denigrano l’istituzione e il personale che con responsabilità e onore svolge il proprio compito. A questo proposito pongo la necessità di procedere al più presto alla necessaria riorganizzazione delle direzioni e degli uffici, procedendo alle nomine dei responsabili nei posti vacanti, così da mettere gli uffici nella condizione di poter agire nella massima efficienza. Ulteriori risparmi saranno ottenuti con una razionalizzazione del patrimonio immobiliare disponibile. Sedi in affitto, palazzi che negli anni non hanno avuto un adeguato utilizzo, recupero di risorse attraverso il contenimento dei consumi energetici. Come ben è stato detto dal collega De Poli, questo bilancio coerentemente persegue l’obiettivo impostato nell’ordine del giorno g100  del 2010 che si poneva nella prospettiva di giungere nel 2016 all’obiettivo di un risparmio di 100 milioni di euro. Credo che i 34 milioni cui siamo giunti già quest’anno, il futuro contenimento del personale, la razionalizzazione dei servizi, ci condurranno a raggiungere agevolmente questo obiettivo. La nostra sfida sta nella ricerca dell’efficienza attraverso un serio lavoro quotidiano di spending review e di modernizzazione dei processi, così da ottenere migliori servizi, valorizzare il personale e riuscire a dare un prodotto migliore. Il nostro prodotto sono le leggi. 

Un Senato ben organizzato ed efficiente nelle sue strutture e nei suoi servizi ci aiuterà a fare meglio il nostro lavoro e a rendere un servizio migliore ai cittadini. Il bilancio 2013 ci consentirà di aggiungere un tassello in questo mosaico e per questo così come già fatto in Consiglio di presidenza, annuncio il voto favorevole del Gruppo del Pd.  

Grazie. 

10