“Spogliare un territorio dei suoi capolavori artistici è un atto degno dei conquistadores di Cortez o dei nazisti nella II Guerra mondiale. L’acquisizione di una banca da parte di un altro istituto di credito non può autorizzare atti che privino il territorio e i cittadini di quadri di eccezionale pregio, come fossero bottino di guerra: la Popolare di Vicenza restituisca alla Galleria di Palazzo degli Alberti di Prato i dipinti di Lippi, Caravaggio e Bellini”.
E’ quanto hanno dichiarato due esponenti del Pd toscano, la senatrice fiorentina e membro della Commissione cultura e istruzione Rosa Maria Di Giorgi, e il deputato pratese Matteo Biffoni, in merito alla vicenda che vede protagonista la Banca Popolare di Vicenza, che nel 2008 aveva acquisito la Cassa di Risparmio di Prato.
“Siamo di fronte a un caso che costituisce un precedente molto pericoloso – riconoscono i due parlamentari-, per questo sosterremo l’interrogazione presentata sulla vicenda dal senatore Mazzoni, anche all’interno delle apposite commissioni. I tre capolavori partiti per una mostra in Veneto, “Il crocifisso con cimitero ebraico” di Giovanni Bellini, la “Madonna col bambino” del pratese Filippo Lippi e la “Coronazione di spine” del Caravaggio, dovrebbero essere già rientrati da tempo nella città laniera, essendosi conclusa a febbraio l’esposizione. Ad oggi preoccupano le intenzioni dei vertici della banca vicentina che, secondo quanto ventilato dalla stampa, non avrebbero alcuna intenzione di restituire i capolavori, creando un precedente inaccettabile”.