Dobbiamo dire grazie a Giorgio Napolitano. Questo è il punto di partenza di ogni successiva riflessione. Grazie per il suo senso delle istituzioni perché, piaccia o non piaccia, ha deciso di rimettersi in gioco per il bene del Paese e non certo per interessi personali. Lo abbiamo tirato per la giacca di fronte alla difficilissima situazione che si è venuta a creare, con le varie forze politiche che non sono apparse in grado di trovare una soluzione unilateralmente condivisa e rappresentativa. Paradossalmente neanche una situazione di parte, come il Pd ha compreso bene sulla sua pelle. Sono rimasta sconcertata e disgustata per quello che è successo ieri, per questa guerra per bande che non porta rispetto né all’Italia, né al proprio partito.
Un Napolitano bis aprirebbe uno spiraglio nella drammatica situazione politica che stiamo vivendo, per restituire finalmente una guida al Paese. La pazienza dei cittadini è giustamente finita e noi abbiamo il dovere di trovare risposte credibili e immediate per uscire dalla crisi, con un’assunzione di responsabilità da parte delle forze politiche che ieri è drammaticamente mancata.
Servirà un grande impegno di tutti per arrivare a quella sintesi condivisa che è mancata nei giorni scorsi. La figura di Napolitano potrebbe rappresentare anche l’elemento in grado di riportare serenità nel Pd, aiutandoci a ricompattare le preoccupanti fratture emerse negli ultimi giorni. Questo è un auspicio, non una certezza purtroppo, perché dopo lo schiaffo di ieri, quando abbiamo visto spazzar via la candidatura di Romano Prodi, non mi azzardo.
Ai coloro che criticano, convinti che ci sia sempre una candidatura migliore, e che magari ce l’hanno con Napolitano, voglio solo dire che adesso è fondamentale ritrovare una persona della sua caratura, con la sua esperienza e la capacità per traghettare l’Italia fuori da questo drammatico momento. Non ci sono e non ci possono essere priorità di parte, se davvero abbiamo a cuore il bene del Paese.