L’assessore Di Giorgi: «Un aiuto concreto per le famiglie, colpite dalla crisi, con figli che frequentano il nido o altri servizi»
Tariffe scontate per i nidi e i servizi di supporto alla scuola, come la mensa, per chi resta senza lavoro. L’ assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi ha illustrato, questa mattina a Palazzo Vecchio, un piano per offrire l’asilo, e non solo, con forti esenzioni per i figli dei cassintegrati, dei disoccupati e dei precari che perdono il posto di lavoro.
«Per far fronte al crescente numero di cassintegrati che si ritrovano da un giorno all’ altro a casa e con appena poche centinaia di euro in busta paga – ha spiegato l’assessore Di Giorgi – ieri pomeriggio abbiamo approvato un’apposita delibera. L’amministrazione è più che mai determinata ad offrire una risposta concreta e immediata ai problemi di tante famiglie travolte dalla crisi economica. Esistono già delle forti esenzioni sulla base delle fasce di reddito, ma in questa situazione è necessario dotarsi di uno strumento veloce, flessibile e non burocratico per rispondere in maniera immediata alle mutate condizioni di lavoro, e di conseguenza economiche, delle persone. Ai nostri uffici erano già arrivate oltre 100 richieste per la riduzione delle tariffe: 41 per gli asili nido e 65 per i servizi di supporto alla scuola».
Le tariffe dei servizi della direzione istruzione (supporto alla scuola e asili nido) sono differenziate sulla base dell’Isee, che viene presentato in fase di accesso al servizio e determina la tariffa che l’utente deve corrispondere. Il calcolo dell’Isee è basato su vari elementi: patrimonio mobiliare e immobiliare, composizione nucleo familiare e reddito.
E’ possibile che, soprattutto nell’attuale situazione di crisi occupazionale, il reddito dei soggetti possa modificarsi in maniera sostanziale, in seguito a modifiche della condizione lavorativa: perdita del posto o riduzione della prestazione lavorativa di uno dei componenti il nucleo familiare.
«Per tenere conto di questo – ha sottolineato l’assessore all’educazione – l’amministrazione comunale ha deciso di consentire il ricalcolo dell’Isee, con la definizione di un cosiddetto ‘Isee temporaneo” e la conseguente riduzione delle tariffe all’utenza, in alcune specifiche situazioni, che sono oggetto della delibera approvata ieri».
Fermi restando, ovviamente, gli altri elementi per il calcolo Isee, la componente reddituale viene ricalcolata nei seguenti casi, applicando una decurtazione percentuale o eliminando del tutto la voce del reddito da lavoro. In particolare, abbiamo quattro casi.
Per i disoccupati il reddito del lavoratore non occupato viene ricalcolato al 60% del reddito dichiarato nell’ISEE presentato. Se il soggetto dichiara di non aver diritto all’indennità di disoccupazione o di averla già usufruita, il reddito da lavoro viene decurtato del 100%, ossia azzerato. Per chi è in cassa integrazione o in mobilità
Il reddito del lavoratore viene ricalcolato all’80% del reddito dichiarato nell’Isee presentato. Se il soggetto dichiara di aver già usufruito dell’indennità il reddito da lavoro viene decurtato del 100%, ossia azzerato. Nel caso dei lavoratori autonomi disoccupati il reddito dichiarato nell’Isee viene decurtato del 100%, ossia azzerato.
Infine, per quanti hanno una riduzione dell’attività lavorativa il reddito dichiarato nell’ISEE viene decurtato della percentuale di riduzione dell’attività lavorativa.
«Tale procedura straordinaria – ha concluso Rosa Maria Di Giorgi – si applica a tutte le richieste di revisione della tariffa già arrivate agli Uffici, a partire dall’anno educativo e scolastico 2012/13, andando a sostituire, quindi, nei casi previsti,il valore dell’Isee ordinario». (fn)