L’assessore all’educazione ha incontrato gli studenti al Meeting sui Diritti Umani organizzato dalla Regione Toscana
«Non lasciate che nessuno vi rubi il futuro». Rosa Maria Di Giorgi, assessore all’educazione del Comune di Firenze, è intervenuta questa mattina al XVI Meeting sui Diritti Umani, organizzato dalla Regione Toscana al Mandela Forum e dedicato al tema ‘Lavoro, diritto al centro dei nostri pensieri’.
«Il diritto al lavoro – ha spiegato Rosa Maria Di Giorgi – è il diritto a essere liberi, a non dover dipendere da nessuno. Il periodo di crisi che stiamo attraversando è particolarmente difficile per molti ragazzi, che faticano a trovare occupazione o si devono accontentare di lavori che non corrispondono alle loro aspettative. In ogni caso, però, ricordate che voi siete una cosa preziosa e ci sono due punti su cui non si può transigere: sicurezza e dignità. Nessuno può permettersi di lucrare sul vostro lavoro mettendo a rischio la vostra incolumità o ledendo la vostra dignità. Non dimenticate che voi stessi potete essere gli artefici del vostro futuro e che questa strada inizia dalla scuola. Impegnarsi nello studio e crescere culturalmente è il modo migliore per costruire il proprio avvenire, per divenire cittadini consapevoli e liberi di scegliere».
L’assessore Di Giorgi è intervenuta, in rappresentanza dell’amministrazione, anche per ricordare Mor Diop e Modou Samb, due giovani senegalesi uccisi, e i loro tre connazionali feriti dalla furia razzista di un folle, il 13 dicembre 2011 a Firenze.
«Quel giorno – ha ricordato l’assessore – siamo rimasti attoniti, sconvolti. Un gesto che Firenze, città sempre aperta all’accoglienza di culture, tradizioni e religioni diverse, non poteva nemmeno immaginare. E’ stata una scheggia impazzita di male, imbevuta di follia razzista, che ha ucciso due ragazzi mentre lavoravano e ne ha feriti gravemente altri tre, fra piazza Dalmazia e San Lorenzo. Firenze non dimenticherà, perché se qualcuno può arrivare a uccidere per razzismo, vuol dire che per la nostra società c’è ancora molto da fare e non possiamo permetterci il lusso di non avere memoria. Parlo di diritti, di pari opportunità, di rispetto per le diversità. Voi, ragazzi siete il futuro e da voi deve arrivare con chiarezza un impegno: mai più». (fn)