Approvata dalla giunta la delibera che prevede la statalizzazione, a partire dal prossimo anno scolastico, di 11 sezioni della scuola dell’infanzia precedentemente a gestione diretta comunale. Si tratta delle scuole Marconi, Capuana (con contestuale passaggio al Comune di Villa Ramberg e Pesciolino), delle due sezioni della Cairoli che si trovano in via della Colonna, di due sezioni della Nencioni e della Montessori e di tre sezioni della Padre Balducci.
«Non stiamo dismettendo niente – ha spiegato l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi – stiamo cercando, in un rapporto serio con lo Stato, di garantire che poco alla volta, in tempi medio-lunghi, venga attuata la statalizzazione delle scuole dell’infanzia comunali. Nessuno, naturalmente, perderà il posto di lavoro ma questa è la nostra strategia. Non dimentichiamo che quest’anno avremo 40 insegnati in meno in questo settore. Un vuoto che l’amministrazione non era in grado di colmare. Visto che c’era stato lo ‘sblocco’ delle assunzioni per il settore scuola abbiamo deciso di assumere per i nidi richiamando lo Stato a farsi carico di un compito che gli è proprio per quanto riguarda le scuole dell’infanzia».
«Le scuole paritarie, e tra queste le scuole dell’infanzia gestite dai Comuni – ha ricordato Rosa Maria Di Giorgi – riempiono le carenze della scuola dell’infanzia statale. Senza queste strutture tanti bambini, dai 3 ai 6 anni, rimarrebbero a casa in quanto lo Stato, con le proprie scuole dell’infanzia, copre, a livello nazionale, soltanto il 60% del fabbisogno. A Firenze, ad esempio, su 8mila bambini della leva scolastica 3-6 anni, soltanto 4mila hanno il posto nella scuola dell’infanzia statale. Gli altri 3mila vengono accolti nelle scuole comunali e 1000 in strutture private».
«Con l’approvazione di questa delibera – ha concluso l’assessore all’educazione – attuiamo un riordino complessivo che garantisce il prolungamento degli orari per l’entrata e l’uscita e l’offerta formativa (inglese, musica e attività motorie) già presente nelle strutture comunali. Ricordo che, dal prossimo anno scolastico, tali attività saranno offerte, compatibilmente con la disponibilità delle risorse a tutti gli alunni di Firenze: infatti ritengo che sia veramente inspiegabile che solo nelle scuole comunali ci siano attività aggiuntive. I bambini di Firenze sono tutti uguali e tutti devono avere le stesse opportunità. Pensare di poter mantenere privilegi soltanto all’interno delle scuole comunali è ingiusto e l’impegno di questa amministrazione è quello di garantire a tutti la stessa offerta formativa». (fn)