Ex Meccanotessile, l’assessore Di Giorgi: «Il muro lungo via Alderotti sarà abbattuto solo quando sarà garantita l’assoluta protezione dell’area»

«Abbatteremo il muro di via Alderotti soltanto quando avremo la garanzia che il fabbricato sarà protetto da eventuali intrusioni». E’ quanto ha annunciato l’assessore Rosa Maria Di Giorgi, questo pomeriggio in consiglio comunale, a proposito dei lavori che interesseranno l’area dell’ex Meccanotessile, a Rifredi, che prevedono anche l’allestimento un parcheggio per i residenti. L’area comprende un grande capannone di circa 10 mila metri quadri e alcuni fabbricati che saranno destinati a residenze. Il suo intervento in risposta a consiglieri del gruppo PD che avevano riportato in aula alcune preoccupazioni degli abitanti della zona memori di altre intrusioni in quell’area e di vere e proprie occupazioni da parte di gruppi organizzati.
«Il primo intervento riguarderà il giardino, che si svilupperà su 2500 metri quadrati – ha spiegato l’assessore – e l’investimento è pari a 1milione e 600mila di euro. In queste settimane doveva essere abbattuto il muro lungo via Alderotti ma una rete non è sufficiente a evitare intrusioni e i nostri uffici tecnici stanno pensando ad altre misure per garantire una protezione assoluta».
«Quanto al parcheggio – ha aggiunto Rosa Maria Di Giorgi – servirà ai residenti dell’area e non verrà certo allestito, come invece sostiene qualcuno, per ospitare i mezzi del cantiere dell’Alta velocità. Questo parcheggio sarà molto utile per rispondere alle esigenze della zona quando cominceranno i lavori della linea 3 della tramvia. Molte piazze del quartiere accoglieranno parti del cantiere e quindi ogni parcheggio sarà prezioso duranti i lavori».
«Ricordo – ha concluso l’assessore Di Giorgi – che le scelte di dedicare al cantiere spazi nelle piazze del quartiere è stata condivisa dalla popolazione in occasione dei tanti incontri tenuti in zona per decidere la destinazione dello spazio verde del Meccanotessile che, precedentemente, avrebbe dovuto accogliere il cantiere. Durante le assemblee dei ‘Cento luoghi’ è stato invece deciso di realizzare un grande giardino pubblico e quindi altre aree più piccole dovranno temporaneamente accogliere il cantiere». (fn)

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