Servizi all’infanzia, Di Giorgi: «Stiamo ampliando il numero delle strutture e diminuendo la lista d’attesa nei nidi».

L’assessore: «politiche di supporto alla famiglia e qualità eccellente del nostro sistema educativo per i più piccoli»
«Complessivamente non c’è nessun tipo di abbandono del Comune di Firenze del servizio alla prima infanzia ma, anzi, c’è un’ulteriore valorizzazione, infatti stiamo aumentando i posti disponibili con la nostra scelta di realizzare nuovi asili nido, ben cinque, e di attivare nuovi nidi aziendali. Non a caso la nostra è una tra le città italiane d’eccellenza per i servizi all’infanzia che da molti anni sono gestiti in modo integrato». E’ quanto ha sottolineato, intervenendo in consiglio comunale, l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi. 
«Fin dalle precedenti amministrazioni abbiamo questo tipo di esperienza – ha ricordato l’assessore Di Giorgi – e sarebbe opportuno che gli degli educatori degli asili nido che andranno, questa sera, a fare il pic nic in piazza della Signoria insieme ai genitori dei bambini, fornissero informazioni corrette sulla realtà dei nidi a Firenze senza creare inutili preoccupazioni.
Attualmente il sistema è costituito da 34 tra nidi e centri gioco a gestione diretta e altri 34 gestiti dal privato sociale. La metà del fabbisogno 0-3 anni, quindi, è coperta con servizi gestiti dalla cooperazione sociale. C’è veramente qualcuno, sindacati o educatori, che può pensare che il Comune di Firenze sia in grado di assumere personale per i nidi sufficiente a gestire tutto in modo diretto? Si parla di circa altre 300 persone da assumere, a partire da quest’anno, per coprire tutti i servizi in un momento di spending review e di crisi della finanza locale. Credo che i numeri parlino da soli e richiamo tutti al senso di realtà e di responsabilità».
«Rassicuro inoltre le famiglie – ha proseguito l’assessore all’educazione – sulla qualità dei nostri servizi – e li invito a venire a visitare, per toccare con mano la nostra esperienza, le strutture gestite dal privato sociale.
Continuare a dire che i servizi del privato sociale siano pessimi e di qualità inferiore è una grande offesa anzitutto per chi lavora nelle cooperative, che offrono un ottimo servizio al Comune. Queste dichiarazioni, inoltre, possono essere facilmente smentire da tutti quelle famiglie, che, ogni mattina e molto serenamente, affidano i loro figli a queste strutture e che, secondo le nostre statistiche e secondo i parametri regionali, risultano essere molto soddisfatte del servizio.
«D’altra parte – ha rilevato l’assessore Di Giorgi – in tutte le grandi città italiane del centro nord la realtà dei servizi all’infanzia è simile alla nostra: incomprensibile, quindi, una battaglia condotta con tale durezza per l’appunto soltanto all’interno del Comune di Firenze. Sono state persino raccolte 1500 firme che sono risultate, in parte, di non residenti: persone che, evidentemente, sono molto interessate alle politiche e alle strategie della nostra amministrazione.
Per l’anno scolastico 2012-2013 saranno affidate tramite appalto due strutture, il nido Strigonella e il centro gioco Fortini. Per quanto riguarda le iscrizioni abbiamo 2396 domande rispetto alle 2700 dello scorso anno: risultano quindi circa 300 iscrizioni in meno. Lo scorso anno la lista d’attesa finale era di 660 bambini: quest’anno saranno messi a disposizione circa 100 nuovi posti suddivisi nelle nuove strutture del Palagiustizia, della Menarini e, come nuova gestione a carico del Comune di Firenze, del ‘Piccolo Principe’ di Palazzo Medici Riccardi».
«Per quanto riguarda la scuola dell’infanzia – ha concluso Rosa Maria Di Giorgi – si conferma la statalizzazione di Balducci, Nencioni, Montessori, Cairoli e la trasformazione da statale a comunale e viceversa di Ramberg e Marconi e Capuana e Pesciolino. Un riordino complessivo che garantisce il prolungamento degli orari per l’entrata e l’uscita e l’offerta formativa (inglese, musica e attività motorie) già presente nelle strutture comunali. Ricordo che, dal prossimo anno scolastico, tali attività saranno offerte, compatibilmente con la disponibilità delle risorse a tutti gli alunni di Firenze: infatti ritengo che sia veramente inspiegabile che solo nelle scuole comunali ci siano attività aggiuntive. I bambini di Firenze sono tutti uguali e tutti devono avere le stesse opportunità. Pensare di poter mantenere privilegi soltanto all’interno delle scuole comunali è ingiusto e l’impegno di questa amministrazione è quello di garantire a tutti la stessa offerta formativa». (fn)

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