Firenze presenta i ‘Centri di Alfabetizzazione’ al seminario nazionale “Enti locali, scuola, integrazione”.

L’assessore Di Giorgi illustra le politiche dell’amministrazione per l’integrazione degli alunni non italiani: coinvolti 1000 bambini di 57 nazionalità
A Firenze la mappa della multiculturalità è una delle più poliedriche. Cinquantasette sono le nazionalità censite nei centri di alfabetizzazione del Comune e nei laboratori delle tre strutture, Ulysse, Giufà e Gandhi, in cui sono iscritti, nel periodo scolastico, circa mille alunni, soprattutto cinesi (21% del totale), seguiti da peruviani (16%) e rumeni (12%) e, nel periodo extrascolastico, 125 bambini. L’investimento dell’amministrazione per favorire il diritto allo studio e alla formazione dei cittadini non italiani è di circa 700mila euro.
L’occasione per fare il punto sulle politiche dell’amministrazione per l’integrazione dei bambini con cittadinanza non italiana è stata la relazione dell’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi al seminario nazionale ‘Enti locali, scuola, integrazione’, organizzato dal Miur, che si è aperto questa mattina all’Istituto degli Innocenti, alla presenza di Andrea Riccardi, ministro alla cooperazione internazionale e all’integrazione.
«Ogni centro di alfabetizzazione – ha spiegato l’assessore Di Giorgi – si trova in una scuola di quartiere ed è il fulcro di una rete di servizi che coprono il territorio: un polo erogatore di risorse intorno a cui gravitano tutte le scuole primarie e secondarie di primo grado della zona. I centri organizzano laboratori linguistici per gli alunni che ancora non conoscono l’italiano o padroneggiano con difficoltà la lingua dello studio; offrono servizi di mediazione linguistico- culturale per facilitare la comunicazione fra la scuola e la famiglia, favorendo il processo di integrazione; promuovono lo studio delle lingue e culture di origine su basi e metodi che si adattano alle varie esigenze dei gruppi linguistici di provenienza; hanno a disposizione aule attrezzate, biblioteche multiculturali e risorse didattiche per l’educazione interculturale e la didattica dell’italiano come seconda lingua (L2) e sono luoghi aperti agli alunni, agli insegnanti, alle classi».
«La gestione dei centri – ha aggiunto Rosa Maria Di Giorgi – è affidata a cooperative e associazioni che hanno già maturato importanti esperienze nell’insegnamento dell’italiano come seconda lingua, selezionate con un bando pubblico. I docenti-operatori e i mediatori sono affiancati da insegnanti statali assegnati dall’ufficio scolastico provinciale come previsto da un apposito protocollo d’intesa I tre Centri di alfabetizzazione Giufà Ulysse e Gandhi sono aperti dal 1° settembre al 30 giugno ed organizzano insieme alle scuole laboratori di italiano come seconda lingua per piccoli gruppi di studenti stranieri della scuola primaria e secondaria di primo grado. Per ogni gruppo vengono realizzati percorsi specifici, per rendere l’intervento più aderente alle competenze e ai bisogni dei ragazzi seguiti».
«Firenze si è attrezzata per la sfida dell’integrazione – ha proseguito l’assessore Di Giorgi – anche con i 14 progetti dedicati all’intercultura, all’inclusione e all’educazione alla cittadinanza inseriti ne ‘Le Chiavi della Città’, il ciclo organizzato dall’assessorato che comprende una serie di percorsi formativi per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Conoscenza e istruzione sono elementi fondamentali per cancellare la paura dell’altro e il pericolo della xenofobia, ma sono anche strumenti essenziali per consentire a ognuno di noi di essere cittadino a pieno titolo». Il seminario, che oggi ha visto gli interventi di amministratori locali, dirigenti del Miur, dirigenti scolastici e tecnici, si concluderà domani con l’intervento del sottosegretario di Stato al ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Marco Rossi Doria. (fn)