«Per l’amministrazione comunale i servizi di assistenza all’autonomia e alla comunicazione per gli alunni disabili sono strategici». Lo ha ribadito l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi rispondendo, questo pomeriggio in consiglio comunale, ad una domanda di attualità.
«Nel bilancio di previsione – ha sottolineato l’assessore Di Giorgi – è stato confermato lo stanziamento: 4 milioni di euro che comprendono anche il supporto ai bambini disabili inseriti nel servizio asili nido».
«L’assessorato al welfare – ha aggiunto Rosa Maria Di Giorgi – è orientato a riattivare il servizio domiciliare, individuato nel ‘progetto Charlie Brown, con lo stesso livello di prestazioni. Il servizio è in proroga e verrà tra poco fatto un nuovo bando, unico e centralizzato, che manterrà gli stessi standard e gli stessi importi con l’adeguamento al contratto collettivo delle cooperative sociali. L’investimento è di circa 1.700.000/1.800.000 euro su base annuale. Si tratta di un servizio educativo domiciliare, a prevalenza educativo, per il mantenimento ed il miglioramento della capacità individuale del soggetto nella componente cognitiva, comportamentale e nei rapporti relazionali. Il servizio riguarda circa 680 ragazzi all’anno.
Di questi circa il 45% sono ragazzi disabili, il 20% sono minori segnalati dal tribunale dei minori, il 30% sono in disagio sociale, seguiti dagli assistenti sociali, il 5% sono ragazzi over 18 anni, solitamente tra 18 e 21 anni».
«Il servizio di assistenza scolastica – ha proseguito l’assessore all’educazione – sarà confermato per tutti gli istituti, anche per le scuole secondarie di secondo grado per le quali, in passato, ci sono stati dubbi interpretativi rispetto alle competenze».
«Nelle prossime gare di appalto, come peraltro avvenuto in passato – ha ricordato – saranno ribadite tutte le tutele nei confronti dei lavoratori previste dal contratto collettivo delle cooperative sociali. Quest’ultimo prevede, nel caso si verificasse un cambio del gestore, la riassunzione dei lavoratori con lo stesso inquadramento contrattuale nonché la conferma del ‘maturato economico’, peraltro previsto anche dagli accordi integrativi regionali ed adesso dallo stesso contratto di lavoro».
«Per quanto riguarda la possibilità di un riconoscimento economico che compensi la sospensione estiva – ha concluso l’assessore Di Giorgi – dopo la ‘procedura di raffreddamento’ tenutasi alcuni mesi fa in prefettura, conseguente al proclamato stato di agitazione, è stata esplorata con l’Inps e Regione, la possibilità di una qualche formula di ammortizzatore sociale, ad esempio un’indennità di disoccupazione, che potesse attenuare l’interruzione dello stipendio durante l’estate. La risposta non è stata positiva in quanto i contratti con gli educatori sono a tempo indeterminato in regime di part-time verticale, cioè per nove mesi nell’anno in correlazione con lo svolgimento dell’anno scolastico e pertanto il periodo estivo non è assimilabile ad un periodo di disoccupazione. Questa amministrazione, comunque, si impegna a segnalare i nominativi interessati ad un’attività estiva ai soggetti aggiudicatari dei centri estivi di Quartiere per l’assistenza dei bambini disabili inseriti». (fn)