Celebrazioni La Pira, l’assessore Di Giorgi: «Rinnovare il messaggio del ‘sindaco santo’ e sviluppare il patto di amicizia Firenze-Pozzallo con scambi fra giovani delle due città».

«Rinnovare il messaggio politico e umano di Giorgio La Pira, partendo dai giovani. Se guardiamo al suo esempio e al coraggio delle sue scelte possiamo ancora imparare molto». L’assessore all’educazione, Rosa Maria Di Giorgi, è intervenuta in rappresentanza del Comune di Firenze alle celebrazioni per l’anniversario della nascita di Giorgio La Pira, in corso di svolgimento a Pozzallo, comune siciliano in cui nacque il ‘sindaco santo’ il 9 gennaio del 1904.
«La Pira – ha spiegato questa mattina Rosa Maria Di Giorgi, nel corso di un incontro con gli studenti delle scuole superiori – è stato un ‘uomo del dialogo’, che puntava a costruire ponti e non muri fra le nazioni, in un periodo in cui le tensioni internazionali erano fortissime, ma anche un esempio di azione concreta e di coraggio al servizio dei cittadini e dei più deboli. Un aspetto che lo rendeva amatissimo dalla gente comune e, spesso, inviso ai politici di professione. La sua figura crea un legame forte fra Firenze e Pozzallo ed è nostro compito quello di rinnovare il ‘patto di amicizia’ tra le due città, a partire da un programma di scambi fra giovani che siano portatori del suo messaggio umano e politico».
Nel suo intervento l’assessore all’educazione ha ricordato il grande lavoro svolto per Firenze da La Pira, che fu membro dell’Assemblea costituente, sottosegretario, parlamentare e sindaco della città per tre mandati, a partire dal 1951.
«A lui si devono molte grandi realizzazioni infrastrutturali di Firenze – ha sottolineato Rosa Maria Di Giorgi – penso alla zona dell’Isolotto, ma anche a molte nostre scuole, e interventi coraggiosi a sostegno dei lavoratori delle aziende fiorentine. In un momento difficile, La Pira ha compreso come l’istruzione fosse la chiave di volta per creare cittadini consapevoli, per aiutare le persone a uscire dalla povertà, consentendo loro di costruirsi un futuro migliore, e la città deve ringraziarlo ancora oggi per questo».
«La Pira – ha concluso l’assessore all’educazione – viveva una fede profonda, che animava il suo impegno politico, ma non è mai stato un clericale. Nel drammatico momento che sta attraversando il nostro Paese, la sua figura rappresenta ancora un esempio da seguire: quello che educa ad una cittadinanza attiva, responsabile e solidale e che mette in risalto che per un credente è fondamentale sapere tradurre la fede in concrete iniziative al servizio della collettività».
La giornata delle celebrazioni lapiriane a Pozzallo è proseguita con un momento di preghiera per la pace e l’unità dei popoli a cui hanno preso parte Joseph Levi, rabbino capo della comunità ebraica di Firenze, Daniele Cara, frate dell’ordine dei predicatori e priore della Provincia romana di Santa Caterina da Siena, Georgij Blatinski, proto presbitero della chiesa ortodossa di Firenze, e da un incontro con la cittadinanza che ha visto protagonisti tra gli altri, oltre all’assessore Di Giorgi, Ugo De Siervo, presidente emerito della corte costituzionale, Giovanni Franco Antoci, presidente della Provincia di Ragusa e Giuseppe Sulsenti, sindaco di Pozzallo. (fn)

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