Firenze celebra il 215° anniversario del Tricolore.

 Sabato solenne cerimonia in Palazzo Vecchio con l’assessore Di Giorgi e gli studenti delle scuole
Tricolori ‘in festa’ per celebrare, insieme con la bandiera, l’unità e la solidarietà nazionale. La giornata dedicata al nostro vessillo si terrà a Firenze (e nel resto d’Italia) il prossimo 7 gennaio. A presentare le iniziative, questa mattina a Palazzo Vecchio, per il 215° anniversario del Tricolore, promosse dai 13 Club Rotary dell’Area Medicea, dal Comune di Firenze, dal Comando regionale della Guardia di Finanza, dal corpo militare della Croce Rossa italiana, dai Rotaract e Interact dell’area fiorentina, l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi, insieme a Antonio Nicotra, responsabile per l’evento dell’Area Medicea e Past Presidente del Rotary Firenze Nord, Rodolfo Cigliana, Past President del Rotary Firenze Est e presidente della commissione del concorso che ha coinvolto sette istituti comprensivi di Firenze e provincia e il tenente colonnello Marco Fanti della Guardia di Finanza.
Il Tricolore nacque il 7 gennaio del 1797 a Reggio Emilia. Quell’abbinamento di tre colori venne proposto dal ‘cittadino deputato’ Giuseppe Compagnoni, di Lugo di Romagna. E identificò l’embrione del primo Stato italiano: la Repubblica Cispadana. Nel gennaio del ’97, celebrando i duecento anni di vita, venne così istituita la ‘Giornata nazionale della bandiera’.
Le celebrazioni inizieranno alle 9.30 di sabato prossimo nel Salone dei Cinquecento con gli onori alle bandiere e i saluti delle autorità (il Comune di Firenze sarà rappresentato dall’assessore Di Giorgi). A seguire l’intervento del professor Antonio Santoro e la premiazione del concorso (indetto dall’assessorato all’educazione e dal Rotary Club dell’Area Medicea in collaborazione con la Direzione dell’Ufficio Scolastico Provinciale e con gli altri partner dell’evento) riservato alle scuole primarie di Firenze e provincia sul tema ‘Il Tricolore, una storia sempre viva tra passato e futuro’. In tutto sono stati esaminati dalla commissione, un centinaio di lavori.
Il primo premio è andato alla classe V B dell’Istituto Cairoli per il manifesto ‘L’Italia vola libera’; il secondo premio alla scuola primaria dell’Istituto Primo Levi dell’Impruneta per la foto ‘Bandiera Umana’; il terzo alla classe IV B della scuola Vamba dell’Istituto Beato Angelico per il manifesto ‘Futuro luminoso’; il quarto a due alunni della IV C della scuola Colombo sempre del Beato Angelico per il disegno ‘Italia unita’; il quinto premio se lo sono aggiudicati gli alunni delle classi V A e B della scuola primaria di Rignano sull’Arno per l’elaborato ‘Calendario’; il sesto premio, infine, è andato a due alunni della classe IV B della Vamba per il poster ‘Mani tricolori’.
Menzioni di merito alle classe III C dell’istituto comprensivo di Calenzano, per la scuola primaria dell’istituto di Impruneta, per alcuni alunni la classe V B della Cairoli, per la classe IV C della primaria Colombo e per gli alunni della Vamba.
«L’obiettivo del concorso – ha spiegato l’assessore Di Giorgi – è stato quello di stimolare fra i ragazzi una riflessione su quello che è il simbolo dell’unità nazionale e di quei valori di democrazia e civiltà su cui si basa la Repubblica Italiana e in cui tutti ci riconosciamo».
Il premio in palio consiste in un viaggio di un giorno in un “luogo della memoria” , organizzato dai Rotary Club dell’Area Medicea, con accompagnamento e visita guidata ai ‘luoghi della memoria del Tricolore’.
Inoltre, a tre delle scuole che avranno partecipato al concorso saranno assegnati, mediante sorteggio fra le scuole rappresentate nel Salone dei Cinquecento, tre piccoli impianti audiovisivi (televisore con lettore).
La mattinata si concluderà con un’esibizione del ‘Coro della Ruota’.
La sera, invece, all’auditorium della Cassa di Risparmio di Firenze ci sarà il concerto della banda del Corpo militare della Croce Rossa. Si esibirà anche il contralto Lisetta Luchini.
«Grazie alle iniziative per il 150° dell’Unità e grazie anche al lavoro instancabile e fondamentale di due presidenti della Repubblica come Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano – ha rilevato Rosa Maria Di Giorgi – la nostra bandiera si è affermata come il simbolo di tutti gli italiani. Ora il Tricolore deve diventare sempre di più il simbolo di una comunità accogliente che abbraccia tutti i suoi componenti. A cominciare dai nuovi cittadini. In questo modo gli restituiremo il suo significato originale: non quello di divisione e guerra al quale il Tricolore è stato a lungo associato nel corso del Novecento, ma quello positivo e pacifico di solidarietà, di aggregazione, di simbolo degli ideali democratici e costituzionali alla base della nostra Repubblica».
«Il Tricolore rappresentò e rappresenta l’unità del popolo – ha concluso l’assessore all’educazione – la nostra società sta cambiando: oggi è rappresentata non solo da quei cittadini che sono nati in Italia ma anche da quelli che vi sono arrivati in seguito. La nostra bandiera può essere la base comune sulla quale unire tutti». (fn)