L’edizione 2011 si apre domani. Quest’anno coinvolti anche 200 studenti delle scuole secondarie di primo grado
Sono 600 gli artisti provenienti da tutto il mondo che esporranno le loro opere alla VII edizione della Biennale Internazionale dell’Arte Contemporanea di Firenze che si aprirà domani alla Fortezza Da Basso. Sarà presente anche l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi che illustrerà uno dei progetti collegati alla manifestazione. L’edizione 2011, infatti, non è solo una grande opportunità per gli esperti d’arte di incontrare grandi artisti e talenti emergenti ma è stata anche l’occasione di coinvolgere i più piccoli: i maggiori artisti attivi dalla metà degli anni Settanta sono stati i protagonisti de ‘Impariamo a leggere l’arte contemporanea’ il progetto didattico promosso da Biennale e assessorato all’educazione dedicato agli studenti delle scuole secondarie di primo grado della città con l’intento di avvicinare i ragazzi alla lettura delle opere contemporanee. Al progetto hanno partecipato circa 200 ragazzi delle scuole Calvino, Carducci, Pirandello e Gramsci.
Il progetto è partito a novembre: Stefano Francolini, direttore artistico della Biennale, ha tenuto lezioni nelle classi che hanno aderito al progetto. Lunedì mattina, invece, i ragazzi faranno una visita guidata all’interno della mostra alla Fortezza da Basso.
Il percorso sarà selezionato scegliendo artisti rappresentativi dei vari paesi del mondo. A conclusione della visita sarà illustrato il concorso per il quale tutte le classi sono invitate a lavorare su un’opera che sarà valutata dalla giuria della Biennale. Quella vincitrice sarà poi esposta nell’edizione del 2013. In quell’occasione il comitato scientifico e l’assessore Di Giorgi consegneranno il disciplinare agli insegnanti. I lavori realizzati dalle classi dovranno poi essere consegnati entro aprile e a maggio ci sarà la premiazione finale.
«Quest’anno la Biennale è uscita in città – ha sottolineato l’assessore Di Giorgi – abbiamo portato gli esperti in classe per proporre ai nostri ragazzi un approccio all’arte contemporanea: i fiorentini sono abituati all’arte classica, quella del Rinascimento, anche per un lavoro che vien svolto dentro le classi e nei musei della nostra città. Lo sguardo sulle espressioni artistiche contemporanee invece è fondamentale perché li abitua a confrontarsi con un nuovo gusto estetico, con forme di creatività innovative».
«L’attenzione ai nuovi materiali e alle tecnologie che molti artisti contemporanei utilizzano – ha concluso Rosa Maria Di Giorgi – aiuta inoltre i ragazzi a collocarsi nel contesto della modernità nel quale vivono. Nuove chiavi di lettura e nuove sensibilità, dunque, e un’apertura mentale che consente loro di esprimere in prima persona creatività e intelligenza nel confronto con gli artisti dei nostri tempi». (fn)