L’assessore Di Giorgi: «vogliamo favorire un momento di dialogo e di confronto per affrontare in modo costruttivo le questioni emerse con grande evidenza anche negli ultimi mesi»
Palazzo Vecchio apre le sue porte a studenti e presidi delle scuole superiori. L’appuntamento è per le 15 di domani, nel Salone dei Cinquecento, per l’incontro ‘I giovani, la politica, la scuola’, alla quale parteciperanno anche l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi, l’assessore provinciale alla pubblica istruzione Giovanni Di Fede e Leonardo Bieber, presidente della commissione pubblica istruzione, cultura e sport del consiglio comunale.
«Si tratta di un’iniziativa – ha spiegato l’assessore Di Giorgi – con la quale vogliamo favorire un momento di dialogo e di confronto fra dirigenti scolastici e rappresentanti degli studenti, che permetta di affrontare in modo costruttivo alcune tematiche emerse con grande evidenza anche negli ultimi mesi, soprattutto sui mezzi di informazione».
A settembre 18 presidi toscani avevano scritto agli studenti per motivare il loro no alle occupazioni come forma di protesta in difesa della scuola pubblica invitandoli a ripensare i loro metodi di lotta. «I dirigenti scolastici – ha ricordato l’assessore Di Giorgi – avevano però risposto positivamente al mio invito di organizzare un confronto pubblico con i ragazzi a Palazzo Vecchio. Come amministrazione comunale siamo per questo lieti di poter offrire il Salone dei Cinquecento, luogo simbolo del governo e della politica cittadina, per favorire l’avvio di quello che consideriamo un importante momento di dialettica e di condivisione fra le varie realtà del mondo scolastico. Le istituzioni hanno un ruolo fondamentale per le scuole: sono proprio loro che devono mettere a disposizioni risorse, strategie e iniziative politiche perché gli istituti possano avere tutto ciò che serve, sia dal punto di vista dei servizi che delle strutture».
«A questo incontro sono stati invitati anche i direttori delle testate giornalistiche fiorentine perché questo è un tema che riguarda tutta la città – ha spiegato Rosa Maria Di Giorgi – proprio perché vorremmo che venisse fuori un bel dibattito, con molte osservazioni. Parlare tra le istituzioni e i ragazzi, che spesso sentono quest’ultime solo come una controparte, sia il nodo per riuscire a rendere più responsabili sia i ragazzi ma anche le istituzioni rispetto alle esigenze e ai bisogni dei più giovani che spesso non siamo in grado di ascoltare».
«Sono convinta che questo incontro possa fornire un positivo elemento di discussione e di confronto per comprendere e condividere diverse idee e posizioni sul futuro della scuola e sull’impegno degli studenti e dei dirigenti scolastici per affrontare le problematiche esistenti. Quando si parla di scuola si parla del nostro futuro: è un tema trasversale che riguarda tanti settori dall’economia alla formazione delle coscienze, più in generale la prospettiva di sviluppo di un Paese. Se la scuola non funziona avremmo cittadini che non saranno in grado di essere cittadini e una società molto più povera».
«Il fatto che si torni a confrontarsi tutti insieme per il bene della scuola è importante e plaudo a questa iniziativa – ha sottolineato il presidente Leonardo Bieber – le istituzioni bene hanno fatto ad offrire il Salone dei Cinquecento come luogo di incontro e confronto su problemi ma anche per fare emergere idee e proposte sulla quali lavorare nei prossimi mesi. Ed è significativo che si entri nel vivo delle questioni con un atteggiamento propositivo. Il dialogo è fondamentale per far crescere la scuola in un momento così delicato. Non a caso, ieri il Presidente della Repubblica ha fatto un appello all’unità e alla responsabilità che vale per tutti e quindi anche per i protagonisti del mondo della scuola». (fn)