«Asili nido aziendali nella grande distribuzione»: la proposta della commissione pari opportunità.

L’assessore Di Giorgi: «Parleremo con presidenti e amministratori delegati delle società presenti sul territorio»
All’elenco asili comunali funzionanti in città nei prossimi anni se ne potrebbero aggiungere altri. Quelli delle aziende della grande distribuzione, soprattutto alimentare, che hanno sede nel territorio fiorentino. Per i figli dei dipendenti, naturalmente, ma anche per quelli delle famiglie residenti nei rioni vicini.
La proposta arriva dalla commissione pari opportunità, presieduta da Maria Federica Giuliani, che ieri sera ha approvato un ordine del giorno con il quale si invita «il sindaco ad attivarsi affinché la grande distribuzione, presente in modo capillare in città, si adoperi al fine di attivare tale servizio presso i propri centri per permettere ai propri lavoratori di coniugare al meglio la vita lavorativa e familiare dando un contributo indispensabile alla comunità e rispondendo positivamente ai bisogni della città».
«Si tratta, nel campo della grande distribuzione alimentare, di colossi come Unicoop Firenze, Esselunga, Conad e Lidl tanto per fare alcuni nomi – ha ricordato l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi – che hanno migliaia di dipendenti nei centinaia di punti vendita presenti in città. Pur assumendo tantissimi giovani, non ci risulta però che queste società abbiano realizzato nidi aziendali».
«Scriveremo a presidente e amministratori di queste aziende per segnalare questa opportunità – ha aggiunto l’assessore Di Giorgi – gli asili aziendali sono un tema importante, all’attenzione del dibattito politico: di recente, ad esempio, il consiglio regionale ha votato un ordine del giorno che invita la giunta a favorire l’apertura di queste strutture».
«Aziende come Unicoop, Esselunga, Conad e Lidl – secondo Rosa Maria Di Giorgi – devono sentire l’imperativo di lavorare in questo senso»
«Il Comune di Firenze – ha dichiarato la presidente Giuliani – porta avanti con convinzione una politica che, a fronte dei tagli intervenuti, mira a garantire il prezioso servizio degli asili nido, che ricordiamo è un servizio a domanda individuale. Saranno realizzate 4 nuove strutture comunali ma, oltre ai progetti dei nidi aziendali privati in itinere, riteniamo che la grande distribuzione si debba unire in questo sforzo comune e in un contesto, ed in un momento, in cui ai lavoratori viene richiesto un impegno straordinario».
«Una ricerca di Cittalia la Fondazione di Anci Ricerche – ha proseguito la presidente della commissione pari opportunità – evidenzia come una delle aree di criticità principali dell’esistenza femminile, e dell’assenza di pari opportunità, è proprio quella legata alla “cosiddetta doppia presenza”, ovvero la capacità della donna di farsi carico della propria attività e di quella dei lavori di cura familiare, di fatto aumentando lo squilibrio esistente tra uomini e donne soprattutto se si considera la somma del lavoro retribuito e quello svolto all’interno della famiglia.
Inoltre, secondo l’ultimo rapporto Eurostat, l’Italia è al penultimo posto in Europa per occupazione femminile che rafforza il divario delle disuguaglianze».
«In un paese in cui la natalità è sempre un problema – ha sottolineato – il fattore maternità incide pesantemente sul fattore lavoro: non si può, quindi, non dare una risposta alle lavoratrici che percepiscono questa doppia disparità come un handicap invece che, come dovrebbe essere, solo il momento più bello della propria vita».
«Nido aziendale vuol dire anche alleggerimento del traffico cittadino e quindi attenzione all’ambiente – ha commentato Nicoletta Gullace Tarantelli, vicepresidente della commissione pari opportunità – oltre che riduzione dei tempi di spostamento per tante donne. Ma significa anche garantire vicinanza tra madre e figlio».
«Abbiamo lanciato questa proposta – ha rilevato la consigliera Susanna Agostini – soprattutto perché le politiche locali, ma anche nazionali, puntano sempre più all’allungamento dell’orario di lavoro. I soggetti della grande distribuzione devono quindi tener conto delle nuove condizioni nelle quali si vengono a trovare i dipendenti, soprattutto le giovani famiglie».
«In particolare – ha concluso Susanna Agostini – le esigenze scaturite dalle aperture festive della grande distribuzione non potranno mai essere soddisfatte dai servizi comunali: in quei giorni gli asili nido pubblici sono chiusi. Solo un’autonoma organizzazione di colossi come Esselunga o Unicoop, dunque, può garantire un welfare appropriato». (fn)
Questo è il testo dell’ordine del giorno:

Ordine del Giorno
A seguito dell’audizione in Commissione dell’Assessore Di Giorgi in merito al servizio Asili Nido, apprezzando il grosso impegno dell’Amministrazione Comunale nell’attivare 4 nuove strutture al fine di rispondere sempre più alla richiesta delle famiglie che nonostante tutto vede un gran numero di bambini in lista d’attesa
la Commissione Consiliare Pari Opportunità
invita
il sindaco ad attivarsi affinché la grande distribuzione presente in modo capillare in città si adoperi al fine di attivare tale servizio presso i propri centri per permettere ai propri lavoratori di coniugare al meglio la vita lavorativa e familiare dando un contributo indispensabile alla comunità e rispondendo positivamente ai bisogni della città

La Presidente

M. Federica Giuliani

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