Il procuratore aggiunto Giambartolomei fa lezione agli studenti della Gramsci.

L’iniziativa rientra ne ‘Le Chiavi della Città’, il ciclo organizzato dall’assessorato all’educazione che comprende progetti e percorsi formativi per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado
Un professore d’eccezione questa mattina alla scuola secondaria di primo grado Gramsci, in via del Sansovino. In ‘cattedra’ c’era il procuratore aggiunto Giuliano Giambartolomei. Dopo i saluti dell’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi, il magistrato ha fatto lezione ad una quarantina di ragazzi sul concetto di “regola”, sui principi fondamentali della Costituzione e sui reati legati all’utilizzo di internet. Infine ha risposto alle domande degli studenti.
L’iniziativa rientra ne ‘Le Chiavi della Città’, il ciclo organizzato dall’assessorato all’educazione che comprende progetti e percorsi formativi per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, che ha visto i magistrati della procura fiorentina, a partire dallo scorso gennaio, incontrare gli studenti di alcuni istituti cittadini.
« L’obiettivo – ha spiegato l’assessore Di Giorgi – è anzitutto sensibilizzare le giovani generazioni sui temi della giustizia e della legalità e renderli consapevoli della necessità del rispetto delle regole. I magistrati sono così diventati professori di legalità e convivenza civile».
«Vogliamo anche rafforzare, attraverso il dibattito – ha sottolineato Rosa Maria Di Giorgi – la reciproca fiducia che sta alla base del dialogo generazionale e istituzionale. Giudici e pubblici ministeri sono pilastri della nostra democrazia e il progetto mira a far comprendere meglio ai ragazzi il loro ruolo quali rappresentanti di un potere importane dello Stato ossia quello giudiziario. Educare i ragazzi ai principi della Costituzione, far comprendere loro che la nostra democrazia va protetta attraverso l’equilibrio, appunto, dei poteri, assegnando a ciascuno la propria funzione, è di grande attualità in un momento nel quale sembra che ci sia molta confusione anche ai più alti livelli istituzionali e che i principi fondanti della nostra repubblica vengano messi in discussione».
«I ragazzi fiorentini – ha concluso l’assessore – attraverso questi incontri sono introdotti anche a tematiche molte complesse che attengono alla sfera dei diritti e dei doveri dei cittadini di uno Stato democratico. Il progetto, avviato nel 2010, ha ancora più senso in quest’anno di celebrazioni del 150° dell’Unità nazionale nel quale si stanno riscoprendo i valori del nostro Risorgimento da cui è iniziato il cammino che ha condotto all’affermazione della repubblica democratica attraverso la Resistenza».

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