Infanzia, Di Giorgi: “A Firenze la crisi non la pagano i bambini”.

L’assessore al secondo meeting nazionale dei volontari Unicef
La crisi economica che stanno attraversando l’Italia e il mondo “a Firenze non la pagheranno i bambini, anzi: per loro il Comune non solo non taglia i servizi, ma ha messo e metterà in atto in futuro ogni misura di sostegno disponibile per venire incontro alle loro esigenze e a quelle dei loro genitori”. Lo ha detto l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi, intervenendo a una tavola rotonda sul tema delle ripercussioni economiche della crisi sull’infanzia che si è svolta al Palazzo dei Congressi dove è in corso il secondo meeting nazionale dei volontari Unicef.
Il meeting, dal titolo ‘Essere Unicef’ è cominciato ieri e proseguirà fino a domani e prevede incontri e convegni con esperti da tutto il mondo, amministratori, politici, vertici dell’organizzazione come il presidente Vincenzo Spadafora e molti testimonial, tra cui l’attore Lino Banfi e il ballerino Roberto Bolle, entrambi ambasciatori Unicef Italia.
Di Giorgi ha portato ieri il saluto dell’amministrazione alla giornata inaugurale. “Il Comune di Firenze ha accolto con gioia – ha ricordato – l’arrivo di così tanti volontari da tutta Italia e si è subito attivato mettendo a disposizione le palestre di quattro scuole: Bargellini, Matteotti, Marconi e Rosai, dando supporto logistico per i pernottamenti”. “La tradizione fiorentina di accoglienza per i bambini – ha aggiunto – nasce da lontano: non dimentichiamo che qui è nato, nella prima metà Quattrocento, l’Istituto degli Innocenti proprio per aiutare i bambini abbandonati. Cambiati tempi ed esigenze, oggi il Comune prosegue nella tutela con altri mezzi: penso per esempio ai centri di alfabetizzazione per i bambini stranieri, o ai percorsi dell’amministrazione che accompagnano i piccoli dal nido all’adolescenza”.
“La crisi economica e sociale che ancora attanaglia le famiglie italiane – ha sottolineato Di Giorgi alla tavola rotonda di oggi – non deve in alcun modo riversarsi su una delle fasce più deboli, i bambini. Per questo il Comune ha fatto la precisa scelta di non tagliare nel settore dell’infanzia e della scuola: il bilancio non vedrà diminuiti gli stanziamenti per questi capitoli di spesa. Inoltre cercheremo di venire incontro alle famiglie in difficoltà continuando sulla strada già intrapresa delle riduzioni dei costi dei servizi per i meno abbienti e dei sostegni sotto varie forme, per esempio con buoni libro”.