L’assessore all’educazione: «riorganizziamo il servizio a Strigonella e Dragoncello garantendo la continuità educativa per i bambini che già frequentano»
«La decisione di affidare per intero al privato sociale i due nidi, Strigonella e Dragoncello, attualmente a gestione mista, si colloca all’interno di una strategia che già da molti anni vede convivere, a Firenze, strutture gestite direttamente con dipendenti comunali e strutture affidate, in varia forma, al privato sociale. Quest’ultimo collabora con risultati di eccellenza che emergono annualmente dai questionari proposti dall’amministrazione comunale per la valutazione di questi servizi ai genitori». E’ quanto ha dichiarato l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi a proposito della protesta dei sindacati per la scelta di affidare a due cooperative la gestione degli asili nido Strigonella e Dragoncello.
«Attualmente, e i sindacati lo sanno bene – ha ricordato l’assessore – abbiamo 73 strutture educative che fanno parte dell’offerta pubblica e che accolgono complessivamente, 2498 bambini: 26 sono i servizi gestiti in forma diretta (24 asili nido e 2 centri gioco); 14 i nidi d’infanzia a gestione mista; 9 i servizi in appalto (2 nidi, 5 centri gioco e 2 centri bambini e genitori) e 21 servizi in convenzione con il privato sociale (12 nidi, 2 nidi aziendali e 7 centri gioco). A queste strutture vanno aggiunti 3 nidi domiciliari a casa dell’educatore che operano in convenzione con il Comune di Firenze»
«E’ chiaro quindi – ha aggiunto Rosa Maria Di Giorgi – che l’attuale decisione, relativa a Strigonella e Dragoncello, andrà a determinare una riorganizzazione positiva del nostro sistema, in quanto ci consentirà di riportare a gestione diretta, quindi utilizzando personale del Comune, le 14 strutture attualmente a gestione mista.
Questa scelta non può essere letta come una riduzione dell’impegno diretto del Comune: garantiremo, come sempre, il benessere dei bambini e il rispetto delle loro esigenze. Infatti, a differenza di quanto detto da qualcuno, i bambini che frequentano Strigonella e Dragoncello non cambieranno gli educatori che, al contrario, li accompagneranno fino alla conclusione del loro percorso al nido. Il personale del privato sociale sarà impiegato soltanto per i bambini nuovi iscritti».
«Vorrei ricordare – ha sottolineato l’assessore all’educazione – l’impegno dell’amministrazione in questo settore: lo scorso dicembre, unica città in Italia, abbiamo assunto per gli asili nido ben 36 educatori oltre a 19 esecutori.
Non si vede, pertanto, il senso di una protesta che, come unica prospettiva futura, propone, non essendoci alternative, la chiusura di servizi educativi nella città: è del tutto evidente, infatti, che l’amministrazione, nel prossimo futuro, considerando i tagli del Governo, non potrebbe certo assumere ulteriori persone, garantendo tutti i servizi con personale interno».
«Le famiglie che da anni sono utenti dei nostri nidi, già gestiti dalle cooperative sociali – ha proseguito – mai hanno protestato per la qualità del servizio, che è sempre stata altissima.
L’alternativa alle nostre scelte sarebbe una sola: chiudere una parte dei nostri asili nido costringendo le famiglie a rivolgersi al privato.
E’ questo il risultato che vogliamo?».
«Tutte queste riflessioni – ha concluso Rosa Maria Di Giorgi – sono note ai sindacati che, in più occasioni, le hanno trattate ai tavoli aperti con l’amministrazione comunale. La nostra scelta è quella di ampliare l’offerta dei servizi, impegnandosi a verifiche e controlli e richiedendo alti livelli di formazione anche per i dipendenti del privato sociale.
Manterremo, quindi, questo sistema pubblico-privato, nel settore dei servizi alla prima infanzia, che produce risultati molto soddisfacenti sia per l’amministrazione che per le famiglie e i bambini che li utilizzano».