I resoconti del vertice franco-tedesco, e ancor di più le parole del presidente Macron, ci riempiono il cuore di angoscia. Conosciamo la barbarie del regime di Putin e sappiamo che la risposta all’invasione criminale del territorio ucraino, deve essere quanto mai ferma e rigorosa. Ma non possiamo non fare nostre le parole e l’auspicio del presidente Mattarella, che chiede di ritrovare le ragioni del dialogo e del confronto. L’Europa non può e non deve rassegnarsi a una guerra disumana che rischia un’ulteriore drammatica escalation.
Quelli che abbiamo di fronte sono mesi di grande angoscia, con l’esito scontato delle elezioni presidenziali in Russia, la prospettiva di una vittoria di Trump degli USA, e il vento di Destra che soffia anche sulla nostra Europa.
Proprio per questo l’Europa deve ritrovare la sua ragion d’essere che è nella costruzione della pace e della convivenza civile tra i popoli, non arrendendosi a una prospettiva bellicista che sarebbe contro la sua stessa natura, oltre che un azzardo pericolosissimo per tutti noi.