Un progetto del Comune in collaborazione col Museo di Storia Naturale per la conservazione dell’ecosistema cittadino.
Pesano pochi grammi, non sono ciechi, sono ottimi bioindicatori della qualità ambientale delle nostre città e soprattutto è un prezioso e naturale alleato nella lotta alle zanzare: il pipistrello. Il Comune di Firenze in collaborazione con il Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze ha messo a punto il progetto “Un pipistrello per amico” per la conservazione della biodiversità urbana, per la salvaguardia dei pipistrelli e per il contenimento delle zanzare. Un progetto che prevede, fra l’altro, la distribuzione delle cosiddette “Bat box”, rifugi in legno per offrire nuove opportunità di alloggio a questi efficienti predatori di zanzare, da posizionare in condomini, scuole o edifici pubblici. E la consegna di queste “casette”, inserita in una vera e propria lezione di scienze naturali supportata dalla pubblicazione “Super Bat” distribuita ai presenti, è avvenuta stamani nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio con l’assessore all’ambiente Stefania Saccardi, la collega all’educazione Rosa Maria Di Giorgi, il presidente e il responsabile del Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze Giovanni Pratesi e Paolo Agnelli. Erano presenti gli alunni di alcune classi delle scuole Bargellini, Lavagnini, Mameli, Montagnola.
“Si tratta – ha sottolineato l’assessore Saccardi – di una iniziativa di lotta alle zanzare, ma allo stesso tempo intende contribuire allo sviluppo e alla conservazione di un ecosistema cittadino il più possibile sano e naturale. L’esistenza di ciascun ecosistema è assicurato dall’ equilibrio ecologico, cioè dalla presenza di tutti i suoi componenti: animali, piante, acqua, luce, aria e così via. Ogni ecosistema tende a conservare il proprio equilibrio e quando l’equilibrio si rompe l’ecosistema si modifica. Purtroppo pipistrelli non se ne vedono quasi più e quindi per combattere questi fastidiosi insetti, normalmente si utilizzano spray o piastrine e comunque mezzi chimici che danneggiano questo equilibrio e possono anche nuocere alla salute. Per questo il contributo dei pipistrelli è utile per il mantenimento dell’ecosistema”.
Lo sviluppo di animali infestanti come ad esempio le zanzare, è spesso dovuto alla scomparsa dei loro predatori che porta sempre ad un impoverimento dell’ecosistema urbano. La presenza dei pipistrelli ha subìto nel tempo un brusco decremento a causa di cambiamenti climatici e vegetazionali, nonché dell’inquinamento. Anche l’impiego massiccio di veleni, usato per combattere gli insetti avvelena l’ambiente e tra i primi a patirne le conseguenze sono proprio i pipistrelli che accumulano rapidamente le sostanze tossiche nei loro tessuti fino a restarne uccisi. Grave anche il problema della quasi scomparsa di rifugi (più numerosi nelle vecchie case rurali, al contrario dei nuovi edifici) dove riposare durante il giorno. Quando tali rifugi saranno colonizzati si potrà avere per alleato un formidabile cacciatore di insetti, capace di catturare in una notte fino a 5/10 grammi di prede, corrispondenti a diverse migliaia di insetti (il 40% zanzare).
“L’iniziativa di oggi – ha detto l’assessore Di Giorgi – è molto importante per vari motivi, ma principalmente perché va a sfatare il luogo comune, ad esempio sulla pericolosità del pipistrello. Ciò che gli amici del Museo di Scienze Naturali, che fra l’altro vi invito a visitare perché rappresenta una delle tante ricchezze della nostra città, ci hanno raccontato, è servito a capire e approfondire una serie di cose e per rispettare la natura e i suoi equilibri”.