Ecco i progetti delle ‘Sentinelle della legalità’ per migliorare Firenze.

Nel Salone dei Cinquecento l’assessore Di Giorgi riceve le proposte degli studenti del Marco Polo e del Buontalenti. L’iniziativa organizzata dalla Fondazione Caponnetto
 «Siete sentinelle di voi stessi». Una delle frasi care ad Antonino Caponnetto ha dato lo spunto al progetto promosso dalla Fondazione intitolata al giudice antimafia che coinvolge 20 scuole toscane, delle quali due fiorentine: l’Istituto alberghiero Buontalenti, nel Quartiere 2, e l’Istituto tecnico per il turismo Marco Polo, nel Quartiere 4. Gli studenti hanno messo sotto osservazione la propria comunità, definendo per ognuna un’agenda delle criticità locali e mettendo nero su bianco tutto ciò che, secondo loro, oltrepassa i confini della legalità. A cominciare dal degrado ambientale.
Questo pomeriggio, nel Salone dei Cinquecento, sono state presentate alla città le proposte avanzate dai giovani dei due istituti fiorentini per migliorare il loro territorio. Erano presenti l’assessore alla legalità Rosa Maria Di Giorgi, Elisabetta Baldi Caponnetto, vedova del magistrato, Domenico Bilotta, responsabile nazionale scuola della Fondazione Caponnetto, il presidente del Quartiere 2 Gianluca Paolucci, la consigliera comunale Susanna Agostini, il presidente di Publiacqua Erasmo D’Angelis e l’amministratore delegato di Quadrifoglio Livio Giannotti
Guidati dai loro insegnanti i ragazzi del Buontalenti hanno lavorato sul decoro e sull’ambiente urbano intorno al loro istituto, nel Quartiere 2, proponendo alcune soluzioni per migliorare la vivibilità: strade sicure e segnaletica chiara ed evidente, marciapiedi puliti dotati di cestini e contenitori per rifiuti, niente scritte sui muri ma previsione di spazi per i writer, aree per cani in modo da responsabilizzare sempre di più chi ha un cane a non lasciare sporco il marciapiede su cui passano bambini e anziani. Quanto alla vivibilità all’interno della scuola il tema scelto riguarda l’acqua: nell’edificio sono in funzione alcune macchinette distributrici dove è possibile acquistare bottigliette d’acqua a costi inferiori a quelli degli esercizi commerciali, ma comunque più alti di quanto costa l’acqua potabile. Inoltre, sottolineano ragazzi e ragazze, si produce una grande quantità di rifiuti di plastica. Il loro intento è quello di indagare quanto sia ampio il ricorso alle bottigliette, i costi dell’acqua e in termini di rifiuti prodotti e la fattibilità di poter scegliere l’acqua potabile.
Gli studenti del Marco Polo si sono occupati del degrado, sia a scuola che, più in generale, nel quartiere. Il loro progetto ha come obiettivo la sensibilizzazione dei loro coetanei e dei residenti della zona sulla questione droga.
«Con questi progetti si affronta un tema più ampio di quello della legalità – ha sottolineato l’assessore Di Giorgi – che è quello del rapporto dei giovani con la città e le istituzioni. L’esclusione dei giovani dal protagonismo civile, politico e della solidarietà è un gravissimo errore che la nostra società, sempre più spesso, commette senza valutare la conseguenza di recidere il legame tra le istituzioni e le giovani generazioni, negandosi così ogni idea di futuro e sancendo il proprio declino».
«A partire dalla scuola – ha proseguito Rosa Maria Di Giorgi – lavoriamo per rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Oggi, nel Salone dei Cinquecento, sono presenti gli amministratori di alcune società partecipate e il presidente del Quartiere 2: significa che abbiamo a cuore le proposte elaborate dagli studenti e che vogliamo dare risposte alle loro importanti sollecitazioni».