#Uffizi, lavorare su progetto ‘Museo Diffuso’ per valorizzare tesori nascosti
Quello di un ‘Museo Diffuso’ che colleghi le collezioni degli Uffizi con il patrimonio scientifico museale dell’Università e con le Ville Medicee, che sono il cuore stesso del Rinascimento, a partire da quella di #Careggi, è un progetto di straordinario rilievo culturale, cui dobbiamo dedicare tutta la nostra attenzione e che dobbiamo assumere come obiettivo politico prioritario.
Investire in cultura, significa investire sulle persone attraverso la valorizzazione e la fruizione dei beni culturali. Per questo non possiamo che essere favorevoli e sostenere tutte quelle iniziative che vanno innanzitutto nel senso di una rivitalizzazione di luoghi d’arte meravigliosi come, in questo caso, il sistema delle Ville Medicee, a partire da Careggi, Castello e dalla Petraia, recentemente levate dall’Unesco al rango di patrimonio dell’Umanità.
Il progetto del Museo Diffuso, attraverso la promozione dello sviluppo culturale, sociale ed economico, può essere una delle chiavi di volta per il nostro futuro post-covid. Sono troppo pochi ancora infatti i visitatori in questa zona della città bellissima, cuore del Rinascimento mediceo.
I depositi delle nostre istituzioni culturali, a partire dagli Uffizi per arrivare alle straordinarie collezioni medico-sceintifiche dell’Ateneo fiorentino, rappresentano un patrimonio immenso che rimane tuttora nascosto. Si tratta invece di opere splendide che altrove sarebbero vetrate come capolavori eccezionali e dunque meritano la ribalta del grande pubblico.
Il mio impegno sarà dunque di lavorare in ambito parlamentare, a partire dalla commissione istruzione e cultura, per promuovere il progetto, di cui, sono convinta, anche le scuole dovranno essere protagoniste, con laboratori ed attività specifiche per stimolare i giovani perché comprendano l’unicità e la straordinarietà del contesto in cui vivono.