Credo che la la legge sui 27Dat approvata nella scorsa legislatura, sia una legge che già risolve di fatto situazioni estreme, in quanto prevede l’accompagnamento alla morte con la sedazione profonda e l’interruzione dell’alimentazione e dell’idratazione.
Nel momento in cui, in quella legge, si prevede che si possano sospendere tutte le cure, considerando tali anche la somministrazione di cibo e liquidi, attraverso la sedazione profonda, si risponde all’esigenza di porre fine alla vita quando non vi sia più alcuna speranza.
Si è quindi già trovato un equilibrio che tiene conto di tante sensibilità, c’è già una copertura giuridica per le situazioni drammatiche che si possono presentare; introdurre il concetto di suicidio assistito nella nostra normativa sarebbe un vero e profondo vulnus da un punto di vista etico e morale.