L’appello per arrivare ad ‘emissioni zero’ entro il 2050 lanciato dalla scuola Sant’Anna di Pisa e sottoscritto da oltre 300 scienziati chiama giustamente in causa le responsabilità della politica, cui compete oggi l’urgenza di scelte non più derogabili sul piano della sostenibilità ambientale. Conosciamo tutti i danni che il surriscaldamento globale, dovuto all’uso smodato di combustibili fossili, sta provocando nel nostro Paese e nel mondo, favorendo fenomeni climatici sempre più estremi e devastanti. Il nuovo governo, grazie anche alle proposte del Partito Democratico, ha assunto chiari impegni verso un’economia circolare rispettosa dell’ambiente. Mi impegnerò personalmente per supportare iniziative legislative che, anche attraverso l’utilizzo ad hoc della leva fiscale, favoriscano, come suggerito dal documento del Sant’Anna, la transizione verso le energie rinnovabili, che supportino stili di vita rispettosi dell’ambiente, e che limitino il più possibile il ricorso a fonti fossili. Sappiamo che si tratta di una sfida non semplice, ma siamo anche consapevoli che questo sia il momento in cui bisogna avere il coraggio di scelte nette, per evitare che la situazione, già seriamente compromessa, diventi definitivamente irreversibile.