Centri scolastici invernali, l’assessore Di Giorgi in visita a Vamba, De Filippo e Don Minzoni.

Giochi di fantasia, racconti e disegni a volontà, un po’ di palestra e, ovviamente, la ricreazione e il pranzo. E’ il programma per i 71 alunni della scuola primaria che frequentano i centri scolastici invernali, il progetto che coinvolge, fino al 7 gennaio compreso, cinque scuole della città: Vittorio Veneto, Giotto, De Filippo, Don Minzoni e Vamba.
Questa mattina l’assessore Rosa Maria Di Giorgi ha incontrato alunni ed educatori alla Vamba, in via Giardini della Bizzarria, alla De Filippo, in via Dei Bassi e alla Don Minzoni, in via Reginaldo Giuliani.
«A differenza di quanto avviene a Milano – ha sottolineato l’assessore Di Giorgi – l’iniziativa è gestita dal Comune e non dai singoli dirigenti scolastici. Durante le vacanze di Natale si ripresenta per molti genitori il problema dell’affidamento dei figli. La scelta dell’amministrazione comunale va dunque nella direzione di creare le condizioni per sostenere le famiglie creando un servizio a tutti gli effetti che da ora in poi farà parte delle opportunità che l’assessorato all’educazione offre alla città».
Il consiglio comunale ha approvato, nella seduta del 13 dicembre scorso, l’organizzazione del servizio e definito le relative tariffe.
Le attività, all’interno delle scuole, sono di natura ludica e motoria con la previsione di uscite, utilizzando gli scuolabus, al Museo dei Ragazzi di Palazzo Vecchio e alle sale di proiezione.
Alla Vittorio Veneto si sono iscritti 10 bambini, 13 alla Giotto, 20 alla De Filippo, 11 alla Don Minzoni e 17 alla Vamba: in tutto sono 71 alunni dalla prima alla quinta classe della primaria.
«Questo servizio – ha ricordato l’assessore Di Giorgi – è stato pensato, predisposto e approvato dal consiglio comunale nel giro di tre settimane e per questo ringrazio gli uffici della pubblica istruzione. Avevamo previsto un’affluenza maggiore sulla base della risposta che era stata data dai genitori consultati: 3mila sono le mail spedite all’indirizzario. Se è stata inferiore alle aspettative la causa è, indubbiamente, il poco tempo a disposizione delle famiglie che hanno saputo di questa opportunità proposta dal Comune quando avevano già organizzato il periodo di vacanze dei propri figli. A questo si somma anche il fatto che i ‘centri invernali’, in questo primo anno, riguardano solo le primarie e chi ha anche un figlio alla scuola dell’infanzia ha preferito cercare una soluzione univoca per entrambi.
L’altro motivo che potrà essere d’aiuto per il futuro sarà la possibilità di poter decidere autonomamente, famiglia per famiglia, il numero di giorni in cui si intende far frequentare i centri invernali. La flessibilità relativamente ai tempi e, di conseguenza, alla spesa da affrontare, favorirà indubbiamente la frequenza».
«Siamo molto soddisfatti dell’attività avviata – ha concluso l’assessore all’educazione – e riteniamo che con questo servizio, per il quale tanti hanno espresso gradimento, le nostre politiche per l’infanzia si siano arricchite».

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