“Una scelta giusta che condivido e sottoscrivo: dedicare un momento di raccoglimento e riflessione a quanto accaduto, in una città che credevamo immune ma che pure non più tardi di 7 anni fa aveva già attraversato l’orrore del razzismo assassino, è una cosa dovuta.
La storia di Idy Diene è una storia di grande dignità nel sacrificio per la propria famiglia. Una storia comune a quella di tanti altri migranti costretti a muoversi dal proprio paese, a separarsi dagli affetti e dalle cose care, per garantire un futuro ai propri figli. Una storia che ci aiuta a capire quanto ancora sia necessario fare, nel nostro Paese e nel mondo, per sconfiggere quelle disumane disuguaglianze che seminano povertà e morte. E che ci rimanda ad un’altra tragica storia: quella del ventiquattrenne eritreo morto ieri di fame dopo lo sbarco a Pozzallo.
Bene ha fatto dunque il Comune di Firenze a decretare il lutto cittadino, cui ci uniamo. Firenze città di pace e di umanità lancia un messaggio al mondo: mai più!
L’odio razziale, anche e soprattutto quando non esplicitamente espresso, va sradicato, con la cultura, il dialogo e l’assunzione di responsabilità. Tutte cose che oggi Firenze esprime compiutamente nella forma più solenne”.