“Dal ricordo degli orrori del passato un monito per i nostri giorni così carichi di funesti presagi”
Nel pomeriggio dell’8 marzo 1944 un treno composto da carri bestiame sigillati partì dalla stazione di Santa Maria Novella alla volta del campo di concentramento di Mauthausen, dove arrivò l’11 marzo. A essere trasferite furono alcune centinaia di persone: alla fine della guerra ne tornarono indietro poche decine, le altre furono sterminate. Oggi più che mai serve ricordare l’orrore di cui l’uomo può rendersi artefice quando si decide che non tutti sono uguali a noi, fino al punto da poter eliminare chi riteniamo diverso e non meritevole di esistere”.
Lo dichiara Rosa Maria Di Giorgi, la deputata Pd più votata nella ultima tornata elettorale, in occasione del 74° anniversario della deportazione nei campi di sterminio nazisti e 9° anniversario del Patto di Fratellanza fra le città di Firenze e Mauthausen.
«Ricordare questo momento tragico della storia della nostra città – dice Di Giorgi –è oggi più che mai un’urgenza, in un momento in cui il razzismo assassino sembra essere tornato tragicamente protagonista della nostra attualità. Da qui dobbiamo partire per riprendere con più forza quell’opera di conoscenza nel segno del rispetto reciproco e del riconoscimento della dignità di ciascun essere umano, unico argine contro l’orrore”
“La memoria di questi tragici fatti ci deve servire per imparare i valori fondamentali del rispetto di ogni persona e della democrazia, senza i quali, oggi come allora, il pericolo del male assoluto diventa tragicamente reale” conclude Di Giorgi