La vicepresidente del Senato, candidata alla Camera, collegio uninominale Firenze-Scandicci: “Capisco la delusione di chi vede arrestati gli autori di reati e poi liberati dopo poco, ma è il giudice giustamente che decide se ci sono le condizioni per il carcere preventivo”
“Capisco il disorientamento e la delusione dei cittadini e delle forze dell’ordine quando gli autori di un reato vengono scarcerati poco dopo l’arresto, ma la colpa non è della mancanza di leggi, quanto la loro interpretazione che compete giustamente alla Magistratura” lo afferma la vicepresidente del Senato Rosa Maria Di Giorgi intervenendo questa mattina a Lady Radio in merito alle polemiche sulla scarcerazione dei giovani autori della violenta rissa di domenica mattina a Firenze.
“Sono consapevole che fatti del genere possano alimentare il senso di insicurezza, e che si tratti di episodi deprecabili perché oltre alle persone coinvolte c’è stata anche la distruzione di beni privati, ma questo non vuol dire che dobbiamo mandare al macero i principi dello Stato di Diritto. Il nostro Governo ha lavorato per accorciare i tempi della giustizia, confidiamo dunque in un processo rapido, e nel fatto che, una volta riconosciute le responsabilità, siano comminate le giuste pene. Ma gridare allo scandalo alimenta solo il clima di odio e la sfiducia nelle istituzioni” prosegue Di Giorgi.
Che aggiunge “noi abbiamo inasprito le pene su determinati reati, ieri con il ministro Minniti abbiamo firmato il Patto per la Sicurezza che mette più uomini delle forze dell’Ordine in strada a Firenze. Poi però c’è la responsabilità del giudice che decide sui singoli casi. Ad una valutazione superficiale si può pensare che gli arrestati vengano rilasciati con leggerezza, ma sappiamo che magari altri vengono tenuti in carcere, anche a lungo, senza che ve ne sia motivo. L’amministrazione della giustizia è un fatto delicato e va valutata caso per caso, cosa che compete ai Magistrati”.