“Con l’approvazione della legge di bilancio 2018 potrà finalmente essere avviato il definitivo processo di statizzazione dei 18 Istituti Musicali Pareggiati e delle 5 Accademie storiche non statali di belle arti”. Lo sottolinea la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, aggiungendo che sino a oggi questo processo non ha potuto concretizzarsi perché le risorse complessive non erano sufficienti”. “Con la statizzazione la maggiore spesa che passa a carico dello Stato è, infatti, quella relativa agli stipendi del personale” spiega la ministra ricordando che, comunque, in questi anni, “seppur tra molte difficoltà è stato possibile sostenere queste realtà con specifici contributi annuali sufficienti ad assicurare il funzionamento delle Istituzioni e far fronte, con interventi di natura straordinaria, a quelle situazioni che presentavano il maggiore livello di difficoltà finanziaria”.
Per quanto riguarda il settore statale dell’Afam, il Miur ricorda che l’ammontare complessivo del finanziamento statale da attribuire a Conservatori, Accademie di belle arti e Istituti Superiori per le Industrie Artistiche si è leggermente incrementato nel corso del 2017, rispetto al 2016, passando da 12,5 a 13,8 milioni di euro. Quest’ultimo importo è stato ulteriormente integrato di 1,5 milioni di euro con il decreto legge 50 del 2017. Si tratta di fondi – spiega il ministero in una nota – che sono in corso di attribuzione delle Istituzioni Afam per compensarle del minor gettito della contribuzione studentesca derivante dall’introduzione della no tax area per gli studenti a basso reddito prevista dalla legge di bilancio 2017. Il consolidamento finanziario va ora accompagnato con la realizzazione dei Regolamenti delegati dalla legge 508 del 1999 che riguardano la programmazione degli assetti territoriali e l’indispensabile riforma della governance, nella consapevolezza che si tratta di un percorso da condividere con tutti i soggetti interessati. “Sul piano dell’offerta formativa due sono – spiega la ministra – le operazioni fondamentali attuate dal Ministero. La prima è l’aver proceduto alla modifica o attivazione di corsi presso Conservatori, Istituti superiori musicali, Accademie statali e legalmente riconosciute per oltre 3.500 piani di studio triennali: erano quattro anni che queste richieste giacevano inevase. La seconda è aver completato la messa ad ordinamento di tutti i corsi biennali sperimentali di secondo livello, che era prevista dalla finanziaria del 2013. + pronta, infatti, una proposta funzionale alla messa a ordinamento dei bienni ancora sperimentale, la cui decretazione avverrà prima della fine dell’anno”. Con quest’ultima operazione si darà completa attuazione alla legge 228 del 2012 con la piena definizione delle equipollenze dei titoli accademici di secondo livello Afam a quelli di laurea magistrale universitaria. Prima di Natale sarà poi portato in Consiglio dei Ministri, per la prima lettura, il testo del Regolamento per disciplinare le modalità di reclutamento del personale che si attende da 18 anni.