Ieri mercoledì 25 gennaio si è svolta la discussione della relazione della Commissione antimafia sulle infiltrazioni mafiose e criminali nel gioco lecito e illecito.
La risoluzione mette in evidenza la necessità di una nuova disciplina del settore dei giochi, proponendo di intervenire sulle barriere all’ingresso del sistema dei giochi (procedure di rilascio, rinnovo e mantenimento di concessioni).
L’obiettivo è quello di rivedere l’apparato sanzionatorio penale e amministrativo contro il gioco illecito, rafforzando le misure antiriciclaggio attraverso la tracciabilità delle vincite. A questo si aggiunge la necessità di concludere l’intesa tra lo Stato e le Regioni per definire le caratteristiche dei punti vendita e i criteri per la distribuzione sul territorio in modo da agevolare i controlli.
Il sistema del gioco lecito e illecito ha un fatturato di 90 miliardi: la criminalità, presente anche all’interno del settore legale, ricava dalle scommesse il quattordici per cento degli introiti e utilizza i giochi on line con finalità di riciclaggio. La legge di stabilità 2016 aveva previsto la riduzione in quattro anni delle slot machine, ma gli apparecchi sono aumentati del dieci per cento; lo Stato ricava otto miliardi di entrate dal sistema dei giochi ma i costi sanitari e sociali della ludopatia sono stimati tra cinque e sei miliardi.
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Risoluzione approvata