« Un Sì convinto, con la testa e con il cuore »

« Un Sì convinto, con la testa e con il cuore »

Siamo arrivati al giorno del voto per il referendum costituzionale. 
Il mio invito a votare SI nasce innanzitutto dalla mia storia personale all’interno del centrosinistra, che ha sempre voluto questa riforma. Nasce dall’impegno che nel 2013 noi parlamentari abbiamo preso con il Presidente della Repubblica e di conseguenza con tutti gli italiani da lui rappresentati e infine dalla consapevolezza di aver fatto un buon lavoro in Parlamento nelle lunghe sedute di commissione e di aula.

Un lavoro che con un certo orgoglio ora sottoponiamo al voto del popolo italiano, un lavoro serio, sofferto in alcuni momenti, di certo condiviso con le opposizioni (ricordate il patto del Nazareno?) che hanno lavorato fianco a fianco con noi e che hanno votato più volte il testo oggi sottoposto a referendum, salvo poi disconoscerlo. 
Una strana storia effettivamente, un po’ imbarazzante per chi, in una certa fase, ha considerato questa una riforma molto buona e che poi si è trovato a doverla definire autoritaria, addirittura un attacco alla democrazia. Per me che ho vissuto ogni attimo di quel percorso tutto questo appare molto strumentale e incoerente. La grande truffa. Un atto di grave irresponsabilità in un momento in cui l’Italia ha davvero bisogno di non perdere l’occasione di trasformare quelle parti della Costituzione che di fatto la ingessano. Mi riferisco al fatto che le due Camere svolgono lo stesso identico lavoro con conseguente stallo del percorso legislativo, ma anche all’altra importante questione connessa alla sovrapposizione di competenze fra Stato e Regioni (determinata dall’attuale formulazione del Titolo V) che non consente un’applicazione omogenea delle leggi in tutti i territori del nostro paese. E poi vogliamo parlare dei costi di oltre mille parlamentari? Vengono ridotti di un terzo. Un miracolo mai avvenuto (e difficilmente ripetibile) che i parlamentari votino per l’abolizione, appunto, dei propri posti. Ma noi lo abbiamo fatto. E delle spese ormai inutili per il Cnel e poi ancora dei risparmi che si faranno abbattendo lo stipendio dei consiglieri regionali ed eliminando le risorse destinate alle spese dei gruppi politici nelle Regioni? E l’abolizione delle Province? Si tratta di oltre 500 milioni, altro che 50, secondo le stime nostre e della Corte dei Conti.

 

Sono alcuni dei risultati concreti della riforma costituzionale che conosco bene e che a mio parere non vanno buttati via confondendoli con l’aspetto politico che ha accompagnato il referendum, riguardanti le sorti del Governo Renzi. Penso e mi auguro che un attimo prima di entrare nell’urna ognuno di noi, in coscienza, riesca a separare i due aspetti per pensare a cosa davvero comporti l’approvazione della Riforma con il Si al Referendum
Io sono qui a testimoniarvi il grande impegno svolto da tantissimi parlamentari con competenza e con passione, specialmente nelle lunghe sedute in Commissione e nelle approfondite audizioni. Solo alla fine di questo complesso ed articolato lavoro abbiamo scelto una formulazione passata al vaglio di Camera e Senato per ben 6 volte. È una riforma perfetta? Probabilmente no. Ma è sicuramente un grande passo avanti nella strada del rinnovamento del nostro paese. E non parlo solo di effetti concreti ma anche di effetti immateriali, non meno importanti. Questa riforma può raccontare al mondo di un’Italia stabile e responsabile che sa affrontare il cambiamento, che scommette su di sé e che dice che sul nostro paese si può contare. Dire No è la negazione di tutto ciò. Significherebbe volere che tutto resti così com’è stato fino ad oggi, con i problemi e le difficoltà che tutti stiamo scontando. Sono decenni che invochiamo il cambiamento e noi abbiamo cercato di realizzarlo con un impegno che ora sottoponiamo al voto più importante e decisivo: il vostro.  
Il voto di domenica è anche questo: assumersi, ognuno di noi, la responsabilità di quello che si sceglie. Il Si, il No, l’astensione, il rifiuto di partecipazione sono tutte scelte che comunque produrranno dei risultati.  
A voi la scelta finale. Per quanto mi riguarda un SÌ convinto con la mente e col cuore.

Un caro saluto 

firma