La Camera, dopo aver votato, con 359 voti a favore e 166 contrari, la questione di fiducia posta dal Governo sull’approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell’articolo unico del disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 22 ottobre 2016, n. 193, recante disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili (C. 4110 A/R) nel nuovo testo predisposto dalle Commissioni, a seguito del rinvio deliberato dall’Assemblea ha approvato il provvedimento che passa ora all’esame del Senato.
Il decreto-legge, noto come decreto fiscale introduce misure di contrasto all’evasione fiscale e altre specifiche disposizioni finalizzate a migliorare il rapporto tra lo Stato e il contribuente.
Dispone – a decorrere dal 1° luglio 2017 – lo scioglimento di Equitalia e l’istituzione dell’Agenzia delle entrate-Riscossione, ente pubblico economico sottoposto all’indirizzo e alla vigilanza del Ministro dell’economia e delle finanze.
Nel testo vengono eliminati sia le sanzioni che gli interessi di mora che avevano negli anni fatto lievitare gli importi delle cartelle esattoriali. Sono inoltre aboliti gli studi di settore e lo spesometro. Introdotte misure di semplificazioni fisco, su scadenze fiscali, viene allargato il credito di imposta, si riaprono i termini per la cosiddetta voluntary disclosure; si abolisce il tax day distribuendo le scadenze fiscali nel mese di giugno. Il decreto dispone l’incremento, per l’anno 2016, del Fondo sociale per occupazione e formazione si stabiliscono incentivi per i Comuni che accolgono migranti, per il settore del cinema e dell’audiovisivo, per il sostegno ai settori giovanili delle società sportive, per le missioni internazionali di pace, per il settore agroalimentare, per ANAC e la lotta alla corruzione, per il potenziamento della rete ferroviaria, si dispone inoltre l’incremento della dotazione del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese.
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