Nella seduta di lunedì 27 giugno, il Presidente del Consiglio Renzi si è recato in Senato per le comunicazioni in vista del Consiglio Europeo del 28 e 29 giugno.
Il Premier ha ricordato che “il voto inglese pesa come un macigno sulla storia europea e non va minimizzato: non si può temporeggiare in attesa di un nuovo referendum. E’ significativo che il consenso maggiore alla Brexit sia venuto dalle zone manifatturiere, dove l’Europa catalizza lo scontento popolare. L’Italia chiede da tempo un’Europa più sociale, più solidale, più interessata al futuro dei giovani, un’Europa più politica e meno burocratica: il messaggio italiano esce rafforzato dal voto inglese. Il vertice di domani dovrà concentrarsi sul rilancio dell’Europa, non sulle trattative per la procedura di uscita della Gran Bretagna”.
Dopo un accenno all’esito incerto delle elezioni spagnole, il Presidente del Consiglio ha, infine, ricordato che la periferia europea è il fronte più esposto, che la sua sicurezza può essere garantita solo a livello europeo, e ha evidenziato l’importanza dell’accordo raggiunto tra Israele e la Turchia.
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