Con 155 voti favorevoli e 122 contrari l’Assemblea del Senato ha rinnovato la fiducia al Governo, approvando definitivamente il ddl n. 2237, il cosiddetto decreto milleproroghe.
Si tratta di un provvedimento che prevede proroghe in materia di pubbliche amministrazioni, giustizia amministrativa, beni e attività culturali, infrastrutture e trasporti, interno, difesa, salute, ambiente, politiche agricole, materia economica e finanziaria, interventi emergenziali, credito d’imposta per la tracciabilità delle vendite dei giornali e la modernizzazione della rete di distribuzione della stampa.
Nel corso dell’esame del testo sono stati aggiunti altri articoli concernenti la giustizia ordinaria, la ridefinizione dell’assetto territoriale dei giudici di pace, l’aumento del dieci per cento del trattamento di integrazione salariale, la scuola sperimentale di dottorato internazionale Gran Sasso Science Institute, l’ampliamento dei termini per la richiesta di contributo da parte degli enti in dissesto, l’ampliamento dei termini per la prevenzione di delitti con finalità terroristica di matrice internazionale, la conservazione dei dati del traffico telefonico e telematico, il finanziamento del Museo tattile statale Omero, il programma di rigenerazione del comprensorio di Bagnoli-Coroglio, la proroga dei lavori della Commissione d’inchiesta sul caso Moro, il riconoscimento onorifico ai familiari delle vittime delle foibe, e la durata in carica degli organi dell’Ordine dei giornalisti.