Le parole della Senatrice Segre sull’aumento dell’odio antisemita devono preoccupare. E deve indignarci anche solo il pensiero che, a causa della sua origine, e nonostante tutto l’orrore che la storia ci ricorda, la comunità ebraica sia ancora costantemente sotto tiro.
Secondo il rapporto del Cdec (Centro di documentazione ebraica contemporanea), non solo infatti, nel 2023, c’è stato un raddoppio netto degli atti di antisemitismo, sia in Rete e nel mondo reale, con 454 episodi in forte crescita rispetto ai 241 rilevati nel 2022. Ma questo trend risulta in ulteriore e preoccupante crescita dal 7 ottobre con almeno 345 episodi riconducibili all’antisemitismo, tra cui 41 “hate crimes, ossia crimini d’odio motivati da un pregiudizio o uno stereotipo, 175 casi di “hate speech” e 112 di incitamento all’odio online.
Contro questa escalation abbiamo il dovere di mobilitarci in tutti i modi e in tutte le sedi. Il mio impegno in Europa sarà quello di rafforzare le tutele per la comunità ebraica e contrastare in tutti i modi una deriva preoccupante che non deve in alcun modo essere sottovalutata.