La vicenda che ha coinvolto Antonio Scurati, censurato dalla RAI per il suo testo sull’antifascismo, preoccupa non tanto per la censura in sé, che già sarebbe un fatto gravissimo, ma perché dalla maggioranza di governo non si è levata alcuna voce critica.  Bisognerebbe ricordare a chi siede sui banchi dell’esecutivo che il suo ruolo è garantito da una Costituzione antifascista, nata dalla Resistenza all’occupazione nazista certo, ma anche dalla lotta di Liberazione del popolo italiano piagato da Venti anni di regime totalitario antidemocratico.

L’antifascismo è la base della nostra vita civile ed è grave che chi ci governa non lo riconosca apertamente, utilizzando la censura per coprire le proprie connivenze.