“La consapevolezza di trovarsi in una fase delicata dal punto di vista sanitario non può farci perdere divista l’obiettivo imprescindibile di ridare linfa ad un Paese in grande sofferenza sia economica che sociale. Per questo sono d’accordo con chi, il sindaco Nardella ed il presidente Bonaccini tra gli altri, sostiene che si possa e si debba trovare il modo di riaprire alcune attività, alla luce di protocolli rigorosi ma che diano la possibilità ed il segno di una ripartenza.
Del resto lo stesso presidente Draghi nel suo discorso alle Camere ha tenuto a sottolineare che le due cose, la tutela della salute e la ripartenza del Paese, devono andare di pari passo.
I luoghi di cultura, i musei, i teatri, i cinema hanno tutte le caratteristiche per poter riprendere la loro attività, con gli accorgimenti del caso. Allo stesso modo cenare in un ristorante la sera non può essere considerato più pericoloso che pranzare nello stesso locale qualche ora prima.
La realtà e l’esperienza di questi mesi ci insegnano che alla fine chiudere non ci garantisce dalla diffusione del contagio, soprattutto in un momento incui le persone cominciano ad essere oggettivamente stanche.
In Toscana abbiamo dimostrato che lavorando con coscienza e puntando sulla responsabilità si può fare. E non a caso siamo riusciti a tenere aperte anche le scuole. Allo stesso modo spero e auspico che si faccia anche per altri settori.