L’affanno in cui si trova tutto il comparto dello spettacolo dal vivo, a seguito delle chiusure dei teatri e delle sale concerto previste dall’ultimo DPCM, ci preoccupa terribilmente. In questo momento di profonda crisi nazionale è necessario che prevalga da parte di tutti il senso di responsabilità. I ristori arriveranno rapidamente e noi parlamentari del Pd vigileremo perché ciò avvenga nel giro di pochi giorni. Tali risorse dovranno essere destinate ad artisti, tecnici e addetti con partite Iva e ai teatri e alle aziende private dello spettacolo dal vivo.
Il Pd richiede con forza che gli enti e le istituzioni, le fondazioni lirico sinfoniche, i teatri di tradizione, i teatri nazionali, coloro insomma che usufruiscono di ingenti finanziamenti pubblici da parte del Ministero, delle Regioni, dei Comuni, mantengano le proprie attività di produzione, prove e laboratori, pur senza pubblico, per cui sono stati già ampiamente finanziati, senza ricorrere alla Cassa Integrazione destinata invece ai soggetti più deboli. Producano spettacoli, facciano le prove, consentano alle persone di lavorare e di produrre spettacoli da distribuire poi in rete o su piattaforme a pagamento, per garantire lavoro e opportunità al mondo dello spettacolo.