Le precisazioni del sovrintendente Pessina che leggiamo oggi sulla stampa, mi confermano che il lavoro che stiamo portando avanti come parlamentari del Partito Democratico, per un quadro normativo che semplifichi le procedure burocratiche e permetta di coniugare l’identità storico-architettonica degli impianti con la moderna fruizione dello sport, sia la risposta giusta a tutte le esigenze in campo.
Come abbiamo sempre sostenuto, non si tratta infatti di snaturare il Franchi e gli altri stadi storici italiani bisognosi di un restyling (il Dall’Ara e il Flaminio tra tutti, ma anche molti altri in tutta la penisola), quanto piuttosto stabilire quali siano le parti da conservare integre e quali sia possibile modificare”.“Ora – spiega Di Giorgi – si tratta di lavorare tutti nella medesima direzione, con la maggiore solerzia possibile, per offrire quanto prima alla proprietà una proposta credibile e fattibile in tempi rapidi. Sempre nel quadro rigoroso di quell’interesse pubblico che guida la nostra azione di parlamentari.