Mi appello al Presidente del Consiglio perché voglia riconsiderare la questione dell’immediata costituzione di un’Agenzia della ricerca utilizzando la legge di bilancio.
Concordo con il Presidente sulla necessità di un coordinamento tra gli enti, gli istituti e le imprese che fanno ricerca scientifica in Italia, ma non trovo opportuno che lo si faccia senza una reale condivisione nel mondo scientifico.
Il ministro Fioramonti in più occasioni ha espresso perplessità sul metodo.
Quale componente dell’Ufficio di presidenza del Gruppo Pd della Camera e nelle mie funzioni di membro della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione so quanto sia necessario un intervento per valorizzare al massimo la nostra ricerca scientifica pubblica e privata, e infatti
i partiti della maggioranza intendono aprire una fase di ascolto di qualche settimana con i soggetti pubblici e privati che fanno ricerca per non perdere un’occasione così importante di rilancio del settore. Penso che sia utile per tutti non intraprendere una strada non consona per la realtà scientifica e imprenditoriale d’Italia in tempi così affrettati e senza la possibilità di discuterne nella comunità scientifica nazionale.
Un comune impegno di Governo e Parlamento produrrebbe indubbiamente un risultato più forte e, soprattutto, realmente condiviso.