Bene l’istituzione del Ministero dell’Universita’ e della Ricerca. Finalmente. Da molto tempo, noi che ci occupiamo di politiche per l’Universita’ e la Ricerca Scientifica, proponiamo che le deleghe relative siano competenza di un Ministero ad hoc, separato da quello della Scuola, che assorbe da sempre le migliori energie dei ministri che si sono succeduti, in quanto totalizzante per numeri e risorse. Nel dibattito interno al Partito Democratico stava evolvendo questa opinione, sempre piu’ condivisa in tanti ambienti specialistici. Finalmente il presidente Conte e il governo giallo rosa compiono la scelta giusta e creano un nuovo Ministero, istituito ai tempi del ministro #Ruberti a fine anni Ottanta e poi eliminato con alterne vicende. Il Murst (Ministero dell’Universita’ e della Ricerca Scientifica e Tecnologica) garantiva centralita’ a un ambito essenziale e irrinunciabile per lo sviluppo del paese, ossia l’innovazione e l’eccellenza. Gia’ allora si voleva colmare un gap che appariva pesante nei confronti all’Europa. Il MURST purtroppo fu abolito dopo qualche anno – ahime’ – e se ne sono viste le conseguenze. Grande fatica nell’impostazione delle politiche per Universita’ e Ricerca e troppa sottovalutazione. Quindi, vedo con estrema soddisfazione questa iniziativa che, sono certa, potra’ aiutarci ad affrontare con lo strumento giusto la competizione internazionale e l’affermazione del nostro ruolo in Europa per Scienza e Tecnologia. Un Ministro dedicato e’ cio’ che serve al nostro Paese e il Pd non puo’ che esprimere grande soddisfazione anche per la scelta del prof. Gaetano Manfredi, attuale presidente della Conferenza dei Rettori, persona competente ed esperta, molto adatta al ruolo di estremo rilievo che gli viene affidato.