La morte del giovane vicebrigadiere dei Carabinieri Mario Cerciello Rega è stata l’ennesima occasione per la destra nostrana di sciorinare tutto l’armamentario del più becero razzismo. Dobbiamo ancora una volta dire grazie alla professionalità delle nostre forze dell’ordine, il cui lavoro scrupoloso ha permesso di assicurare i colpevoli alla giustizia in tempi rapidissimi. Ma mentre i Carabinieri lavoravano alla ricostruzione, alla verifica, ai riscontri, come si fa sempre nelle indagini, fior di parlamentari e finanche leader di partito, non hanno trovato di meglio che accusare genericamente gli ‘immigrati‘ o ‘i maghrebini’ per il delitto. Oggi nessuno di loro troverà il coraggio di ammettere le proprie colpe. E se anche lo facesse sarebbe pronto a replicare alla prima occasione. Contro questo ‘#razzismo democratico’ sempre più diffuso, le forze sane del Paese hanno il dovere di unirsi, come ha ben detto recentemente, tra gli altri, Dario Franceschini. Dobbiamo riaffermare i nostri valori di umanità, di uguaglianza, di solidarietà. Il rischio infatti è quello di trascinare il nostro Paese in una spirale di odio senza fondo. Cosa che milioni di cittadini onesti e per bene, la nostra storia e la nostra cultura non si meritano.