Quello di Firenze è un risultato molto importante: la città ha capito che Dario Nardella è stato un ottimo sindaco già nel primo mandato e gli ha riconfermato la fiducia. Un ottimo risultato anche per il Partito Democratico che si conferma ampiamente la forza di gran lunga maggioritaria in città, segno che le scelte amministrative sono state convintamente condivise dai cittadini fiorentini. Sicuramente la destra, che ha puntato su un disegno di città impalpabile e sulla rappresentazione caricaturale di una Firenze in preda al degrado ed alla criminalità, ne esce con le ossa rotte. Ora, per il ruolo anche simbolico che riveste, oltre che per la sua stessa storia, Firenze deve avere l’ambizione di porsi come punto di riferimento nella rinascita del centrosinistra allargato. A partire dal risultato delle Europee, dove, pur tra mille difficoltà, la nuova gestione di Zingaretti in soli due mesi ha costruito un risultato molto significativo. Si tratta dunque di lavorare ancor con maggiore lena sulla strada dell’unità, costruendo alleanze con tutta la sinistra per battere la destra e dare fiducia agli italiani, attraverso un progetto politico chiaro, basato sui valori della Costituzione, ovvero la giustizia civile, l’uguaglianza, la solidarietà.
Non sarà semplice, perché nel Paese c’è molta incertezza, e spesso gli italiani si lasciano affascinare da personaggi muscolari, con la chiacchiera facile, che danno l’impressione di avere in tasca una soluzione per tutto, ma propugnano, in realtà, discorsi vuoti ed irrealizzabili.
I risultati delle europee e delle amministrative ci dicono tuttavia che siamo in un momento di passaggio: le persone stanno cominciando a capire che un’Italia chiusa, ripiegata su stessa, timorosa del futuro, sospettosa del mondo, non è un bel paese in cui far crescere i nostri figli. In questo momento è essenziale dunque che il Partito Democratico tega la barra a dritta, come fanno le persone che pensano al futuro in modo serio e tranquillo, attraverso proposte concrete, realizzabili ed in grado di riportare dalla nostra parte la maggioranza dei cittadini, sulla base di un progetto riformista credibile e di largo respiro.